«Era il nostro sogno, un desiderio che abbiamo coltivato per tanti anni e che quest’anno si realizza: l’edizione 2025 del Festival delle Sagre di Asti vedrà la partecipazione anche della nostra Pro loco». Così spiega la scelta di prender parte alla grande kermesse astigiana del mese di settembre Enrico Triberti, presidente della Pro loco di Castelnuovo Calcea “Castelneuv Brisò”.
Storicamente Castelnuovo Calcea non aveva mai preso parte all’evento; ma quest’anno c’erano tutte le promesse per l’impegnativa e importante iniziativa. La Pro loco castelnovese festeggia infatti quest’anno i suoi vent’anni di attività e la festa sarà doppia: la partecipazione al Festival delle Sagre sarà dunque un ulteriore prezioso ricordo delle celebrazioni per i vent’anni di vita del sodalizio.
Con tre carri e una trentina di figuranti, il gruppo porterà in sfilata per le vie cittadine il tema del “Ciclo vitale del grano”: «I contadini seminavano, a mano il grano, e lo curavano fino alla trebbiatura. I falcetti, con il passare degli anni, sono stati sostituiti dalle macchine trebbiatrici che hanno velocizzato la raccolta riducendo la fatica dell’uomo. Non è mai passata però l’usanza della festa per celebrare la fine dei lavori: riuniti intorno ad un tavolo, grandi e piccini, celebravano questo momento». Castelnuovo Calcea rappresenterà quindi alla rassegna dedicata al mondo contadino di un tempo una delle attività agricole che caratterizzavano la vita economica, lavorativa e del paesaggio astigiano, insieme, ad esempio, alla vendemmia, alla raccolta del granturco, delle pesche e delle ciliegie.
Un’altra grande tradizione del territorio sarà protagonista da parte della Pro loco castelnovese: in piazza, alla casetta preparata dai volontari, si potranno gustare i ravioli al plin al sugo, piatto tipico che rievoca la magia di quel “plin”, il pizzicotto che veniva dato alla pasta per racchiudere il suo gustoso ripieno. Oltre ai ravioli, un’altra specialità che coniuga diverse eccellenze dell’Astigiano e i frutti del suo patrimonio agricolo: la robiola di capra accompagnata da cugnà e miele. I formaggi sono infatti una delle produzioni tipiche del territorio; così come la cugnà rappresenta una preparazione antica e ricca dei sapori dell’autunno delle nostre colline: si tratta infatti di una mostarda a base di mosto d’uva, cotto insieme a vari tipi di frutta (mele cotogne, prugne, fichi) e nocciole. In essa sono dunque racchiuse tante tipicità locali, che si svelano tutte insieme al momento di gustarle in particolare in abbinamento ai formaggi.
Grande attesa e grande entusiasmo tra i volontari della Pro loco per l’appuntamento astigiano, oltre naturalmente a grande impegno da parte di tutti, da chi si è occupato della sistemazione della casetta a chi si dedica alla cucina, a chi sta allestendo la sfilata. Durante l’estate il gruppo è stato impegnato nei tradizionali festeggiamenti estivi e ora la nuova avventura del Festival delle Sagre.
Menù grande come una provincia
- Redazione