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Attualità

L'ambiente? Lo si salva anche mangiando
frutta e verdura di stagione

"Sostenibilità ambientale significa vivere in modo da soddisfare le esigenze senza compromettere la possibilità che anche le generazioni future possano fare lo stesso."  Si può misurare

"Sostenibilità ambientale significa vivere in modo da soddisfare le esigenze senza compromettere la possibilità che anche le generazioni future possano fare lo stesso."  Si può misurare l’impatto dell’uomo sull’ambiente? Chiusano spiega: "Misurare l’impatto ambientale dell’uomo è materia per tecnici, però può essere affrontato sotto diversi punti di vista. Partendo dalla componente naturalistica, l’impatto si misura in termini di perdita di biodiversità, riduzione dell’habitat che è la "casa" per le specie animali nonché l’inquinamento dei bacini idrici, per fare un esempio. Invece, per l’aspetto legato all’agricoltura si parla di pressioni ambientali che si misurano in perdita di fertilità del suolo, erosione, consumi di falde idriche, sfruttamento delle risorse e inquinamento da pesticidi o fitofarmaci."

La natura, fin troppo paziente alle nostre continue "violenze", come reagisce? "I sistemi naturali – continua Chiusano – hanno un effetto per così dire tampone. Riescono cioè a "sopportare" pressioni e inquinamento. Tutto però fino a un certo limite oltre il quale il sistema inizia a essere instabile. Oltre non sappiamo ancora cosa accada con certezza. Nel caso del clima i cambiamenti climatici sono ormai sotto gli occhi di tutti: a livello mondiale il 2014 sarà registrato come eccezionalmente caldo. Questo potrà suonare strano per noi astigiani, che abbiamo vissuto un’estate anomala e certo non calda come il solito, ma noi siamo stati davvero un’eccezione rispetto al trend mondiale con caldo anomalo in Scandinavia e Nord America." E noi, ospiti di questo pianeta, cosa possiamo fare per proteggerlo? E per i nostri figli, per i bambini di domani, come lasciare loro un ambiente più vivibile?

Chiusano: "Noi singoli e privati cittadini abbiamo un potere enorme: potremmo determinare il più grande cambio di rotta autonomamente, se solo ne prendessimo coscienza. Perché? Per le generazioni future (figli o nipoti) quindi non c’è nessuno che di fronte ad una motivazione del genere non sia incentivato a farlo. Si può iniziare dalle scelte d’acquisto, privilegiando quelli ragionati: tutti noi astigiani, sia chi abita le campagne sia chi sta in città, possiamo avere diretto d’accesso al mondo agricolo. Sfido qualcuno a dirmi che non conosce nessun contadino che possa vendergli delle mele, ad esempio. In questo modo favoriamo l’economia locale e la sosteniamo.

Un altro esempio è il consumo di frutta e verdura di stagione: cosa si prova a mangiare un melone giallo da chissà dove a gennaio? Inoltre, sarebbe coltivata da qualcuno che possiamo addirittura andare a trovare in azienda! C’è l’evidenza scientifica del fatto che la freschezza garantisce il massimo di apporto di molecole bioattive. Per il futuro e i bimbi, sarebbe bello che l’educazione ambientale e quella alimentare diventassero materia di studio dall’infanzia al pari di tutte le altre materie. Per la prima volta nella storia l’uomo sta diventando una forza geologica che modella il pianeta: non è più possibile prescindere dalla costruzione di una sana educazione ambientale."

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