E con lui sono stati riconfermati anche l’ingegner Giandomenico Cortassa come consigliere nominato dai Comuni con meno di 2 mila abitanti e l’ingegner Roberto Trinchero per quelli sopra i 2 mila residenti
Il presidente uscente di Gaia spa, l’ingegner Luigi Visconti e il resto del consiglio di amministrazione non avevano fatto mistero poche settimane fa, della loro disponibilità alla riconferma negli incarichi a capo della società che si occupa dello smaltimento rifiuti in provincia di Asti.
E la loro riconferma è arrivata al termine dell’ultima assemblea degli azionisti che ha chiuso il trienno di quel consiglio direttivo.
Un’assemblea importante, perchè chiude anche un ciclo storico di Gaia a totale proprietà pubblica, salutando l’ingresso del socio privato, Iren Ambiente, per una quota del 45% e una dote di circa 15 milioni di euro che serviranno a rimordernare gli impianti ormai obsoleti e logori.
Ma il lavoro di risanamento dell’azienda, che solo 6 anni fa aveva i bilanci in rosso, è stato premiato: l’ingegner Visconti è stato riconfermato presidente e con lui sono stati riconfermati anche l’ingegner Giandomenico Cortassa come consigliere nominato dai Comuni con meno di 2 mila abitanti e l’ingegner Roberto Trinchero per quelli sopra i 2 mila residenti. A loro si aggiunge l’ingegner Giusi Di Bartolo nominata da Iren e l’ingegner Flaviano Fracaro che, oltre a proseguire nel suo incarico di direttore generale, ricoprirà anche quello di amministratore delegato.
Completano la compagine direttiva i sindaci Luciano Sardo Sutera (presidente, nominato dal Comune di Asti), Annalisa Conti (nominata dai comuni) e la dottoressa D’Acci nominata da Iren; membri supplenti il dottor Massimo Pastrone e Gianluca Bartoli, il primo per il Comuni e il secondo per Iren.
I comuni azionisti sono usciti dall’assemblea di approvazione del bilancio con un assegno in tasca, perchè è stato deliberato che l’utile netto di circa 816 mila euro venisse distribuito in proporzione alle quote possedute.
Fra i numeri più importanti il valore della produzione che nel 2016 si è attestato a 18 milioni di euro con i costi della prodzione che sono scesi a 16,6 milioni di euro e una posizione finanziaria netta che si attesta sui 2,7 milioni di euro. Segno meno per i ricavi (-3%) compensati però dalla miglior lavorazione dei materiali da inviare al recupero.
Si apre ora una nuova epoca di gestione di Gaia, con quel 45% di privato che dovrà lavorare con il 55% di pubblico rappresentato da 115 Comuni astigiani.
Daniela Peira