Gennaio è notoriamente tempo di bilanci sull’annata recentemente conclusa e di programmazione su quella appena iniziata. A fare il punto per la categoria giovani è Alessandro Caruso (foto) di Coldiretti Giovani Impresa Asti.
“Il 2024 è stato un anno davvero impegnativo” commenta Caruso: “siamo partiti con i presidi a Bruxelles e al Brennero, per combattere la concorrenza sleale, quindi tutelare il Made in Italy, e per aumentare gli investimenti in agricoltura, nonché per sostenere gli accordi di filiera finalizzati a garantire mercati maggiormente equi. In parallelo, abbiamo completato i momenti di formazione nel centro-nord d’Italia, visitato aziende vitivinicole, vivaistiche, zootecniche e olivicole. A tutto questo, abbiamo abbinato gli incontri di formazione/informazione presso l’Istituto Superiore Penna, introducendo il progetto “La Piemontese entra in classe”, culminato con la visita all’Allevamento bovino Cascina Boba di Viarengo ad Asti e, a breve, presso la sede dell’Anaborapi (Associazione Nazionale Bovini Razza Piemontese) di Carrù, per una full immersion sugli aspetti maggiormente tecnici e genetici legati alla Razza Piemontese. Non sono mancati, inoltre, i presidi in Regione a Torino per attirare l’attenzione sull’annoso problema della fauna selvatica, aggravato dalla Peste Suina. Tra le conquiste, infine, la deroga alla gravosa copertura delle concimaie, ritrovando, di concerto con la Regione, la soluzione meno dispendiosa degli enzimi naturali”.
Per il 2025 l’agenda pare essere altrettanto densa di impegni e appuntamenti, con la formazione, che Coldiretti Giovani Impresa continua a garantire ai propri associati, senza perdere di vista le battaglie sindacali a tutela del lavoro giovanile e per favorire i nuovi insediamenti.
“In agenda abbiamo: la visita ad un noto vivaio, per un approfondimento sulle TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita) e sui Piwi (viti resistenti ai funghi), finalizzata a focalizzare nuove soluzioni adeguate per combattere fitopatologie e cambiamenti climatici” prosegue Caruso. “Dalla viticoltura all’olivicoltura, le visite proseguiranno tra gli uliveti, per poi concludersi in un’azienda zootecnica con produzione casearia”.
Quali le sfide più grandi per il 2025? “In primis, il Mercosur rivendicando l’applicazione del principio di reciprocità, affinché vi sia garanzia per la salute dell’uomo e dell’ambiente, nonché equità economica per gli agricoltori/allevatori; per ogni prodotto agroalimentare introdotto in Europa, quindi, in Italia, vanno osservate le stesse regole e garanzie ivi in vigore” conclude Caruso. “Poi, faremo un giro di boa sulla Pac 2027 e richiameremo l’attenzione sulle misure necessarie alla definizione di un adeguato bando per gli insediamenti dei giovani”.
“I nostri giovani continuano ad essere gli alfieri più virtuosi del comparto agroalimentare, sempre in prima linea per la difesa e la tutela del lavoro e dei frutti del lavoro stesso, riservando particolare attenzione all’ambiente, agli investimenti e alle risorse dedicate” apprezzano il Presidente Coldiretti Asti Monica Monticone e il Direttore Giovani Rosso. “Coldiretti Asti sarà sempre al loro fianco, con l’esperienza dei diversamente giovani, le intuizioni delle donne e la competenza dei nostri uffici tecnici”.