Per tanti anni l’Associazione Alpini di Asti, con Secondo Roffinella poteva vantare fra i suoi iscritti l’alpino più “vecio” d’Italia. “Secund”, amatissimo fabbro di Montafia, aveva toccato la straordinaria età di 107 anni, vissuti con lucidità e partecipando sempre alle adunate nazionali.
A non molti chilometri da Asti oggi si festeggia un altro “vecio”: Giovanni Alutto, penna nera Reduce di Russia che, con i 105 anni compiuti nei giorni scorsi, è il più anziano alpino del Piemonte Nord Ovest.
Classe 1916, mantiene viva la memoria ricordando amici e compagni che non sono più ritornati dal fronte russo. Le sofferenze patite, la fame e la paura della morte non lo hanno scalfito, anzi hanno contribuito a fargli apprezzare l’importanza della vita. La sua longevità, in equilibrio mentale e fisico, è strabiliante ma lui dice: «Non ho fatto nulla. Sono semplicemente stato fortunato». Mercoledì 17 novembre, giorno della sua nascita, Giovanni si è reso protagonista indiscusso della festa di compleanno, organizzata a sua insaputa dai figli, a cui hanno partecipato le rappresentanze Ana di Cuneo e Mondovì e il past president Sezione Ana monregalese, Gianpiero Gazzano che ha voluto donargli la spilla dei Reduci di Russia che gli era stata sottratta qualche tempo fa.
A questa prima cerimonia “in famiglia” ne seguirà una seconda ufficiale, domenica 21 novembre, in Comune a Cavallermaggiore, dove oggi risiede con i figli. A rendere ancora più significativo il momento è stata la visita del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e del sindaco di Barbaresco, Mario Zoppi. Gli Amministratori hanno voluto onorarlo con la consegna di due targhe. Non poteva mancare tra i regali una bottiglia di vino Barbaresco, del 2016 da parte di Zoppi, per ricordare la terra che gli ha dato i natali, in cui Giovanni si è rivisto bambino quando camminava felice a piedi scalzi tra le vigne. Oltre a presenziare a tutte le cerimonie organizzate dal Gruppo Alpini e andare a portare la sua testimonianza nelle scuole, il Reduce, qualche anno fa, si è reso testimonial dell’istituzione della Giornata regionale del Valore Alpino.
La sua biografia
Giovanni Alutto nasce a Barbaresco da una famiglia di agricoltori. Terzogenito segue la sorella Giulia di 12 anni e il fratello Luigi di 10. Dopo aver conseguito il diploma di quinta elementare, a 21 anni arriva la cartolina precetto, viene chiamato al distretto di Mondovì ed inviato al 2° Reggimento Alpini della Divisione Cuneense nel battaglione di Borgo San Dalmazzo. Viene preso in forza dalla 13^ Compagnia, assegnato al plotone promosso caporale e poi sergente maggiore ed inizia il suo percorso a fianco degli Alpini. Al ritorno dalla campagna di Russia, Alutto prende moglie e diventa padre di due figli, Maria Olimpia e Gianfranco.