Cerca
Close this search box.
<img src="https://lanuovaprovincia.it/wp-content/uploads/elementor/thumbs/giu-la-spesa-pubblica-lotta-all39evasione-fiscalebrla-ricetta-di-morando-per-la-crescita-56e67b182fe331-nkjoxgsy3e2hbntokrodm85dmko9it7ib4xbrb5q4o.jpg" title="Giù la spesa pubblica, lotta all'evasione fiscale
La ricetta di Morando per la crescita" alt="Giù la spesa pubblica, lotta all'evasione fiscaleLa ricetta di Morando per la crescita" loading="lazy" />
Attualità

Giù la spesa pubblica, lotta all'evasione fiscale
La ricetta di Morando per la crescita

«Il lavoro di cambiamento che è necessario può essere solo frutto di un lungo lavoro di governo; se noi rimaniamo in un sistema che produce governi deboli, oberati dall'emergenza e brevi,

«Il lavoro di cambiamento che è necessario può essere solo frutto di un lungo lavoro di governo; se noi rimaniamo in un sistema che produce governi deboli, oberati dall'emergenza e brevi, togliamoci dalla testa che sia possibile cambiare l'Italia perché, al massimo, possiamo mettere qualche pezza». Così il senatore Enrico Morando, vice ministro dell'Economia, ha sintetizzato la necessità di approdare al più presto ad una riforma complessiva dello Stato che permetta ai governi di essere più operativi e più incisivi nell'apportare le modifiche necessarie a rimettere in corsa il Paese. Morando è stato ospite, venerdì sera, del Partito Democratico astigiano per discutere con Mercedes Bresso (candidata alle elezioni europee), con l'onorevole Massimo Fiorio e l'assessore comunale Marta Parodi del "Jobs Act" di Renzi e delle ricadute che questo dovrebbe avere sull'occupazione e sul mondo del lavoro. «La nostra azione di governo parte da un'agenda nella quale è scritto da molto tempo ciò che bisognerebbe fare ma -? spiega Morando -? il problema è che la politica italiana, pur consapevole di quello che si dovrebbe fare, non è stata in grado di farlo».

Tra le ricette ricordate dal vice ministro gli investimenti sul capitale umano per una prospettiva di crescita maggiore, snellire il peso della burocrazia che fa fuggire investimenti dall'estero e una giustizia civile che sia degna di questo nome, garantendo la certezza del diritto. «E' necessario quindi ridurre la pressione fiscale sul lavoro -? aggiunge ?- riducendo la spesa pubblica». Da qui la necessità, ha poi spiegato il vice ministro, di garantire al Paese «un lungo ciclo di governo riformista che duri almeno 10 anni dove il Senato, inteso come camera politica, deve sparire, perché se non realizziamo questa operazione ci condanniamo all'impotenza politica». Morando è stato molto chiaro nell'affermare che «la riduzione della spesa pubblica è necessaria per non continuare ad aumentare le accise e i tabacchi» ma ha anche rilanciato la lotta all'evasione fiscale: «In Italia è molto più alta che in altri Paesi senza considerare che, con il gettito prodotto dai soldi recuperati, potremmo abbassare il cuneo fiscale sul lavoro».

Mercedes Bresso, ex governatore della Regione Piemonte, ha invece auspicato un cambiamento della maggioranza del Parlamento europeo «perché solo così -? sottolinea -? ci potrebbero essere le condizioni per fare le riforme, a cominciare dalla necessità di liberare dal vincolo del patto di stabilità gli investimenti strategici per il futuro, ovvero quelli sull'innovazione, sulle infrastrutture e sulla qualità del capitale umano». Massimo Fiorio ha evidenziato la forte semplificazione che il Jobs Act vuole introdurre nel mondo del lavoro «andando verso la liberalizzazione dei contratti ma eliminando il precariato cattivo»; Fiorio però ha sostenuto la necessità di rivedere ancora alcune disposizione della legge per ponderare meglio la precarizzazione e, tornando alla questioni locali, ricordato come «la riforma deve guardare anche alla situazione di questa provincia e le difficoltà in cui vivono le aziende che non trovano soluzione se non delocalizzando altrove. Non possiamo mettere da parte la struttura produttiva -? aggiunge Fiorio -? affidandoci solo alle capacità degli imprenditori di reggere la crisi o resistere».

L'assessore al Lavoro Marta Parodi è tornata a ribadire uno dei compiti dell'amministrazione locale: «Dobbiamo difendere tutto ciò che possiamo ma anche ingegnarci a diventare un territorio competitivo. Da qualche anno ? ricorda ? vediamo delocalizzare imprese cresciute sul territorio che dopo aver spremuto per bene gli ammortizzatori sociali decidono di trasferirsi dove il costo del lavoro è più vantaggioso». Sia Fiorio che Parodi hanno poi ricordato il caso Askoll e delle 200 famiglie su cui si è affacciata l'ombra della chiusura dell'attività. «E' stato ottenuto un anno di vita in più ? aggiunge l'assessore ? ma l'Askoll non può essere considerata una prospettiva». Nel pomeriggio di venerdì Mercedes Bresso, Daniele Viotti (candidato alle europee) e Michele Miravalle (candidato alla Regione) si sono invece confrontati sul tema della tutela dei diritti di libertà in ambito europeo, regionale e locale. Intanto stasera, martedì, alle 20,15 al Diavolo Rosso si terrà la cena di inaugurazione della campagna elettorale di Michele Miravalle, candidato Pd per il Consiglio Regionale.

Riccardo Santagati

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale
Precedente
Successivo