Grande partecipazione alla Pasqua musulmana, festeggiata presso la palestra della scuola media Jona, in corso Genova, dove erano attesi oltre 2.000 fedeli islamici. Nota anche come Festa del
Grande partecipazione alla Pasqua musulmana, festeggiata presso la palestra della scuola media Jona, in corso Genova, dove erano attesi oltre 2.000 fedeli islamici. Nota anche come Festa del montone o Festa di Abramo, la ricorrenza inizia il decimo giorno dell'ultimo mese del calendario musulmano e dura per i tre giorni successivi. Nell'occasione, si ricorda il momento in cui Abramo stava per sacrificare il figlio Ismaele, ma fu fermato dall'angelo del Signore, che sostituì il giovane con un montone.
Nello specifico, il giorno della ricorrenza pasquale, i fedeli indossano al risveglio il vestito bello, della festa, per poi dirigersi presso il luogo di culto. Qui, avviene la preghiera. Nell'occasione, l'Imam ha messo l'accento sui temi della pace e del perdono, della solidarietà verso i poveri e i bisognosi, sul concetto di ospitalità e promozione dell'integrazione. Al termine della preghiera, ogni capofamiglia va al macello, per prendere solitamente un agnello o un capretto da sacrificare. In certi casi, anche un bovino.
Quindi, la sera, tutti i parenti si riuniscono a cena, mangiando piatti tipici del paese d'origine. In particolare, le giovani adolescenti marocchine, all'età di circa 13 anni, sono solite incominciare a preparare alcune ricette, mentre le ragazze un po' più grandi, pressoché ventenni, aiutano a pulire, a fine pasto, la cucina, buttando le ossa della carne consumata.
Un gesto, quest'ultimo, considerato scherzosamente beneaugurale, per fare sì che in futuro non rompano le stoviglie. «Ringraziamo afferma il presidente del Centro Islamico di Asti, Lahna Abdallah le tante autorità e i numerosi rappresentanti istituzionali del territorio, che hanno partecipato all'evento, tra cui il vice sindaco Davide Arri e il Vescovo Monsignor Francesco Ravinale».
m.z.