Debutto astigiano per il nuovo direttore dell’ATL Langhe Monferrato Roero, Bruno Bertero, che è stato accolto in Comune insieme al presidente dell’azienda turistica, Mariano Rabino, e alla rappresentante della nostra provincia nel CDA dell’ATL, Micaela Soldano. Sebbene Bertero, che è subentrato a Mauro Carbone, sarà ufficialmente in carica dal 1° novembre ha già voluto incontrare il sindaco e presidente della Provincia di Asti, Maurizio Rasero, l’assessore comunale al Turismo Riccardo Origlia, i vertici degli enti locali e numerosi sindaci del territorio.
Un incontro schietto quello avvenuto ieri, per darsi delle priorità e illustrare gli obiettivi che l’ATL intende perseguire nel piano di promozione e valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche, storiche, culturali, paesaggistiche di Langhe, Monferrato e Roero. Strategie condivise, aggiornamento professionale per gli operatori che lavorano nel mondo del turismo, uso massiccio delle nuove tecnologie, analisi dei target di riferimento per diversificare le proposte sul territorio sono alcune delle indicazioni date dall’ATL ai sindaci che rivendicano l’importanza di essere uniti nel progetto di promozione di tutto il territorio, senza lasciare indietro nessuno.
Per quanto riguarda la nostra provincia si è toccato anche la discussa questione del nome con cui si identifica il territorio e l’annesso dilemma: meglio puntare brand su “Astigiano” o sul “Monferrato”? Quest’ultimo pare vincere a mani basse per varie ragioni, sebbene nessuna preclusione sia stata messa a riguardo tenuto però conto che ai turisti stranieri la divisione territoriale geografica interessa poco o nulla. Campanilismi a parte, Bertero ha già annunciato di voler essere ad Asti almeno una volta alla settimana per incontrare gli stakeholders, i sindaci e chiunque abbia progetti da proporre nell’ottica di valorizzazione e promozione turistica.
«Langhe Monferrato Roero è una destinazione unica – ha sottolineato Bertero – caratterizzata da un brand fortissimo e molto riconoscibile, per cui ringrazio il lavoro svolto finora dall’ex direttore Mauro Carbone e dalla precedente amministrazione. L’epoca di cambiamento che stiamo vivendo, all’indomani della pandemia ma non solo, ci porta oggi a ragionare su come siano cambiati il modo di fare turismo e il turista stesso, con l’obiettivo di individuare uno sviluppo di destinazione che tenga conto di tutte le sue caratteristiche, tra diversità e complementarietà. E proprio la complementarietà delle tre aree di Langhe, Monferrato e Roero sarà il valore aggiunto su cui punteremo per strutturare, a partire dalla primavera, il nostro progetto di piano strategico partecipato, raccogliendo gli indirizzi dati dal CdA e subito dopo coinvolgendo gli amministratori, gli operatori e gli stakeholders di territorio. Metto a disposizione le mie competenze maturate in anni di lavoro e collaborazioni in tutta Italia, non ultima la lunga esperienza in Friuli-Venezia Giulia, per una strategia turistica condivisa che punta alla costruzione di prodotti turistici, con stagionalità e turismi diversificati».
Parole cui fanno eco quelle del presidente Rabino: «Noi crediamo molto nel Monferrato, nelle potenzialità già espresse e in quelle ancora da far emergere. Il Monferrato, le Langhe e il Roero sono una destinazione unitaria, per la quale stiamo proseguendo e implementando le attività di promozione e comunicazione integrata». «Tutti noi operatori – ha aggiunto Micaela Soldano componente del CdA – dobbiamo essere per primi ambasciatori del nostro territorio. Dobbiamo continuare a lavorare per creare quella coesione costruttiva, che lega tutti e ci unisce per perseguire un unico e importante obiettivo comune. Per fare questo, la formazione è imprescindibile e come Ente stiamo operando anche in questa direzione».
Durante l’incontro con i giornalisti i vertici dell’ATL non hanno diffuso i dati sui flussi turistici della stagione estiva, ma hanno annunciato di non voler essere ossessionati in continuazione dalle percentuali che sono indicative per le strategie, ma non le uniche cartine tornasole utili nell’approntare i piani di promozione dei territori. «Da neoassessore al Turismo – ha aggiunto Riccardo Origlia – sono entusiasta di poter lavorare per un contesto più ampio, che unisce territori complementari e unici per le loro caratteristiche identitarie. Sarà fondamentale il confronto, per espandere le prospettive di sviluppo insieme».
[foto Billi]