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Attualità

«Il cibo porta gioia tra la gente»:
Terra dei Santi incontra Terra Madre

In concomitanza con il Salone del Gusto e gli appuntamenti di Slow Food ecco il tradizionale incontro con il progetto Terra Madre, festeggiato quest'anno a Castelnuovo, alla Bocciofila. Il pullman

In concomitanza con il Salone del Gusto e gli appuntamenti di Slow Food ecco il tradizionale incontro con il progetto Terra Madre, festeggiato quest'anno a Castelnuovo, alla Bocciofila. Il pullman dei 48  ospiti, arrivati mercoledì in tarda serata, ha portato colori, tradizioni e culture diverse di nuovo a confronto. Agricoltori, addetti al settore marketing ed all'Educazione alimentare, suore e docenti di tante parti del mondo, riuniti tutti sotto il cappello Terra Madre: dal Buthan, dalla Mongolia, dalle Filippine, dalla Grecia, da Israele ed Emirati Arabi, fino a toccare la Russia, con una delegazione numerosa per l'edizione 2014. A partecipare all'accoglienza, i comuni di Capriglio, Aramengo, Castelnuovo, Montafia, Cerreto, Pino d'Asti e Maretto, rappresentati da un gran numero di amministratori locali durante la serata, insieme agli organizzatori dell'iniziativa, Raffaella Firpo, Gian Barberis e la Presidente della Bocciofila, Stella Cerruti, che commenta: «Siamo onorati di ospitare queste persone, sono una sessantina circa, ci auguriamo di rifarlo».

Accomunati dalla voglia di raccontarsi e condividere, le varie testimonianze dei "Terra Madre" si vestono di filosofia e concretezza, lasciando emergere una consapevolezza crescente dell'importanza delle risorse della terra e dell'uomo che la lavora, delle istituzioni che se fanno portavoce e dei valori del progetto, in crescita in tutto il mondo. La Firpo sottolinea: «Una serata come questa dimostra che la direzione giusta da seguire, per questi territori, è questa.» Mani, agricoltore filippino, parla con enfasi, tenendo in mano il Gansa, tamburo tradizionale di ottone: «Terra Madre porta gioia alla gente attraverso il cibo (che si fa portatore di un profondo cambiamento sociale di umanizzazione e democratizzazione), unendo i popoli, senza le pistole, ma con il cibo».

Aiutare la gente e monitorare le comunità è la mansione di sorella July, filippina dell'Ordine "Immaculate Heart of Mary" che racconta: «Terra Madre è un "social networking" tra paesi per la valorizzazione dei nostri prodotti che sono riso, cocco, caffè, zucchero, piselli. E' la prima volta che vengo in Italia, la gente è stata tanto accogliente e simpatica con noi». Altri rappresentanti del mondo sono le sorelle Irina e Natalia, che si occupano di un progetto sull'Educazione rivolta ai più giovani, nella regione di Belgorod in Russia; della stessa nazione proviene anche un insegnante di elettronica e da Mosca, Natalia Belova del Convivium di Slow Food di Oka. Coordinatore tra le comunità del Bhutan, circa 60 famiglie che lavorano olio estratto da citronella, è Ugyen, che ci racconta quanto sia importante poter dare gli "strumenti" ai piccoli produttori perché venga valorizzato il prodotto locale e inserito nel mercato internazionale a prezzi equi.

«Più consapevolezza e più rispetto per i lavori della terra» è il messaggio lanciato da Jill Paradis, americana che vive da anni a Maretto, che spiega quanto sia necessario rafforzarne la consapevolezza (soprattutto nei giovani). Messaggi contro la guerra e di amore per la dignità dell'uomo si accompagnano a musica e balli tipici, in uno spazio che diventa espressione della personalità delle singole tradizioni, unite da un unico filo ideale: la fratellanza tra i popoli e la biodiversità del cibo in tutto il mondo.

Roberta Arias

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