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Il Comitato “No C.A.S.O” entra in Consiglio per sostenere la strada lungo Borbore al posto della “mini tangenziale”

Ieri sera il portavoce del Comitato, Giorgio Caracciolo, ha anche chiesto al sindaco di convocare un Consiglio aperto

Ieri sera in Consiglio comunale si è tornato a parlare del futuro collegamento Sud/Ovest (C.A.S.O) di Asti alla luce della recente notizia dello stazionamento di ulteriori 104 milioni di euro per finanziare l’opera, o una buona parte di essa, tramite il contratto di programma siglato tra Governo e Anas e approvato dal Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile). Un gruppo di cittadini del comitato “No C.A.S.O” ha partecipato ai lavori del Consiglio, si è confrontato con i gruppi di minoranza, in attesa di poter prendere la parola e rimarcare una serie di osservazioni contro l’utilità dell’opera. Una presenza in aula dovuta alla discussione della Variante Urbanistica Parziale 39 che, tra gli altri interventi, modifica alcune previsioni sulla viabilità urbana.

In un’interruzione del Consiglio ha preso la parola l’avvocato Giorgio Caracciolo, già portavoce dell’ex Comitato “No Tso”, che ha rimarcato la contrarietà al progetto e chiesto al sindaco Maurizio Rasero di convocare un Consiglio aperto dedicato esclusivamente alla “mini tangenziale”. Durante il suo intervento Caracciolo ha poi sollevato perplessità sulla decisione del Comune di rimuovere la previsione di viabilità esistente tra la piscina Asti Lido e il casello dell’Asti Ovest che, in teoria, servirebbe per la realizzazione di un collegamento leggero Sud/Ovest lungo il Borbore, in strada Falletti.

«Questa modifica urbanistica rappresenta una pietra tombale sulla realizzazione di un collegamento leggero tra l’Asti Ovest e il cimitero di viale Don Bianco e obbligherà a realizzare solo una delle proposte del C.A.S.O indicate dall’Anas – spiega Caracciolo – Però ricordo che lo stesso Ministero aveva indicato, già anni fa, di valutare un collegamento leggero tra Asti Ovest e la zona Sud al posto di una tangenziale impattante. Inoltre, a proposito dell’annuncio dei 104 milioni di euro destinati al finanziamento dell’opera ci chiediamo da dove arrivino e per quali interventi siano destinati».

Da parte dell’assessore all’Urbanistica Monica Amasio è invece stato ribadito che la modifica della previsione di viabilità nelle vicinanza dell’Asti Lido non andrà a impedire la realizzazione di un collegamento leggero lungo il Borbore dal momento che l’eventuale strada potrebbe confluire in corso Torino nei pressi dell’Obi.

Il tracciato giallo che potrebbe essere approvato

Tra i cinque tracciati proposti dall’Anas, sembra che l’interesse maggiore del Comune propenda verso il tracciato giallo che inizia davanti all’Obi di corso Torino, sulla rotonda già esistente, e si estende lungo il terreno oggi occupato dagli orti comunali in direzione del Borbore. Quest’ultimo viene attraversato su un viadotto lungo 160 metri. Quindi il tragitto oltrepassa una prima zona collinare sfiorando il quartiere Bellavista e la Casa di cura Sant’Anna, sbucando in una zona pianeggiante a ridosso della ferrovia e del campo volo. Si prevede poi un passaggio su un viadotto lungo 430 metri che porta alla collina di Vallarone dove inizia un tunnel, lungo 1.525 metri, che supera Valle San Pietro e Borgomale fino ad una rotonda sulla Sp 8 di corso Alba.

Tra Asti e Variglie è prevista la rotonda di collegamento con la viabilità cittadina, nei pressi di un’azienda agricola e non lontano dal campo volo FPV Asti Racing. Il tracciato continua a sud del Golf Club “Città di Asti”,  attraversa il fiume in maniera quasi ortogonale con un nuovo viadotto lungo 1.510 metri e da qui continua in un rettilineo fino a Rocca Schiavino. L’area di arrivo della Sud/Ovest, secondo questa ipotesi, è a poche centinaia di metri dalla tangenziale di Asti e dall’inizio dell’Asti-Cuneo. Uno svincolo a più uscite permetterebbe ai mezzi di passare direttamente sull’A33 o di poter percorrere la tangenziale sia verso il Sud Astigiano sia verso la Boana, quindi in direzione di corso Savona.

Intanto mercoledì 3 aprile, alle ore 21, si svolgerà una nuova riunione aperta a tutti del Comitato “No C.A.S.O” nel Centro Civico di corso Alba, sopra la palestra di via Carlo Alberto della Chiesa.

[foto Billi]

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