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Il “Nuovo Circolo Nosenzo” tra tempo libero e integrazione

Dal gioco delle carte alle serate danzanti, numerose le attività svolte. Piero Vercelli: «Puntiamo a chiudere l’anno con 500 soci»

Dal gioco delle carte alle serate danzanti, dalle gite in montagna alla ginnastica dolce.
Sono numerose le attività che animano il “Nuovo Circolo Nosenzo”, nato dalle ceneri del Circolo Nosenzo e attivo dal settembre 2020, che vede impegnate diverse realtà.
Ovvero l’associazione ricreativa culturale Nuovo Circolo Nosenzo, presieduta da Monica Marrandino, che si occupa delle varie attività; la cooperativa Jokko, guidata da Piero Vercelli e proprietaria dell’immobile, che si occupa del servizio di somministrazione; l’Asd Hasta tennis, con a capo Pier Franco Marrandino, che gestisce le attività di tennis e calcetto nel campo polivalente esterno. Infine la Fitel provinciale, presieduta da Piero Amerio, che ha acquistato il bocciodromo e i campi da bocce esterni. L’attività al chiuso è per ora ferma, mentre i campi esterni sono stati asfaltati e utilizzati per il pattinaggio artistico a rotelle. In previsione c’è la copertura dello spazio esterno con una tensostruttura che si apra d’estate e, per quanto riguarda l’area interna, la realizzazione di una pista di pattinaggio sul ghiaccio o di una palestra.

La scelta del nome

«Fin dall’inizio – commentano Piero Vercelli e Monica Marrandino – abbiamo voluto mantenere il nome storico del circolo con l’aggiunta semplicemente dell’aggettivo “nuovo”, per sottolineare la novità nel solco dell’identità precedente. Per lo stesso motivo abbiamo accolto nel consiglio direttivo dell’associazione Giovanni Penna».
Prossimo a compiere 85 anni, economo del circolo Nosenzo dal 2004 al 2019, di cui è stato presidente per sei mesi, Penna aveva guidato il Dlf dal 1970 al 1996. «Abbiamo voluto fortemente inserirlo nel consiglio – aggiunge Monica Marrandino – perché rappresenta la memoria storica del circolo e ha un notevole bagaglio di esperienza. Infatti facciamo riferimento a lui per diverse questioni».
Ad affiancarlo i soci Antonio Donatacci, Sergio Masiero e Francesco Scalfari, che ricopre il ruolo di vice presidente.

Le attività

«Come associazione – continua la presidente – svolgiamo le attività più disparate a favore dei soci. Per fare qualche esempio, la presentazione di libri il lunedì o il sabato, gli eventi dedicati all’arte con l’associazione Artemisia, le gite a Bardonecchia d’estate. E ancora, il gioco delle carte (tutti i giorni al pomeriggio), con tornei di scopa e burraco il lunedì e il mercoledì, serate danzanti nel fine settimana, con cena, e la proiezione di partite di calcio di quattro squadre: Milan, Inter, Juventus e Torino».
Numerose anche le attività legate a realtà esterne, che però sono aperte anche ai soci. «Ospitiamo corsi di ginnastica dolce – evidenzia – gestiti da diversi insegnanti, anche collegati al centro Ritroviamoci, il martedì e il giovedì. Poi, in collaborazione con gli istituti Castigliano e Sella, abbiamo organizzato il corso, concluso da poco e finanziato dalla Fondazione CrAsti, in cui gli studenti hanno insegnato ai nostri soci, in maggioranza pensionati, ad utilizzare computer e telefono smartphone».
Terminato anche il corso di ballo organizzato dall’Anteas Cisl in collaborazione con il Centro servizi per il volontariato, mentre in sinergia con l’Asd Hasta tennis si tengono corsi pomeridiani, con il campo a disposizione del gioco libero (tennis o calcetto) alla sera. Al mattino, invece, il campo è utilizzato dagli studenti di alcune scuole superiori prive di palestra per lo svolgimento delle lezioni di educazione fisica.

Le associazioni ospitate

Il Circolo ospita anche la sede di numerose associazioni (Nonsolosci, Apri, Codacons, L’arte del sorriso Vip, Legambiente, Crasl 19), gruppi legati al tamburello, all’ornitologia, alla filatelia e riunioni condominiali. Sono infatti numerosi gli spazi a disposizione, distribuiti su due piani, tra cui un ampio salone, che viene anche affittato in occasione di feste, e una palestra, in gestione ad una società sportiva di kickboxing, la Fight team school. Al piano seminterrato anche due tavoli da ping pong a disposizione dei soci, con la Pgs tennis tavolo Avis Isola che organizza corsi. «Un gioco che non interessa più, invece, è il biliardo – annota Piero Vercelli – tanto che siamo disponibili a vendere il tavolo a chi fosse interessato».

I soci

Il circolo ha chiuso il 2022 con 400 soci, ma le prospettive per l’anno da poco iniziato sono positive. «Attualmente ne contiamo già 300 – afferma Piero Vercelli – per cui speriamo di chiudere l’anno con 500 soci. Il fatto è che abbiamo preso in gestione il circolo proprio durante la pandemia, e ancora oggi ci sono persone che hanno qualche remora a frequentare luoghi di svago per paura dei contagi». «Da parte nostra – aggiunge Monica Marrandino – ci siamo dotati di una macchina ad ozono per sanificare gli ambienti».
Tra i soci è sicuramente molto apprezzato, in settimana, il gioco delle carte, cui si sono avvicinati recentemente nuovi appassionati come Francesco Liberti, Clara Bruno, Vincenzo Cinquemani e Annamaria Lanfranco. «Ho sentito parlare di questa realtà – spiega la signora Lanfranco – e mi sono avvicinata. Sono socia dallo scorso dicembre e sono molto contenta». Affezionati al gioco delle carte anche soci più longevi, come Angelo Sorba, socio dal 1961, Pierluigi Sabatini e Giovanni Calosso, che frequentano il circolo da trent’anni.

La cooperativa Jokko

Da quando ha acquisito l’immobile, la cooperativa Jokko ha anche effettuato interventi strutturali. «Nonostante le difficoltà causate dalla pandemia e dagli aumenti dei costi energetici – ricorda Piero Vercelli – abbiamo portato a termine interventi nell’area esterna, rifatto l’impianto elettrico e realizzato il servizio igienico per i disabili».
Cinque i dipendenti della cooperativa che si occupano di somministrazione e pulizie, tra cui Adriana Dal Bianco, che con la nuova gestione è la coordinatrice dell’attività di cucina. «A loro – conclude Monica Marrandino – affianchiamo come tirocinanti persone caratterizzate da forme di disabilità, grazie a progetti finanziati dalla Regione Piemonte, per fare in modo che il circolo sia una palestra di integrazione, sia a livello generazionale sia, in generale, tra le persone».

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