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Ornella Lovisolo e Andrea Ghiglione
Attualità
Politica

Il PD di Asti presenta i candidati astigiani alle elezioni politiche del 25 settembre

Sono il sindaco di Moasca Andrea Ghignone e la funzionaria del Comune di Asti Ornella Lovisolo

È in programma per lunedì, alle 14,30, la presentazione dei candidati astigiani alle elezioni politiche del 25 settembre. L’appuntamento si svolgerà alle 14,30 in municipio, ad Asti, in sala Platone. Saranno presenti i candidati Andrea Ghignone (in corsa per la Camera all’Uninominale), Ornella Lovisolo (Camera, Plurinominale) e, con loro, altri candidati del nostro territorio.

«La nostra candidatura, – spiegano Ghignone e Lovisolo – perfettamente in linea con lo stile del segretario Enrico Letta, non è “contro”, ma a favore di quell’idea di futuro che alcuni, oggi, e non sono in Italia, vogliono confondere con concetti tossici di nazionalismo e populismo antistorici e pericolosi prima di tutto proprio per la nostra comunità. Ci siamo candidati – aggiungono – per un territorio che ha nel suo stesso DNA l’inclusione, l’accoglienza, la solidarietà e la fiducia e su questi valori ha fondato il suo sviluppo».

Andrea Ghignone attualmente è anche il sindaco di Moasca, mentre Ornella Lovisolo è funzionaria all’assessorato delle Politiche Sociali nel Comune di Asti.

Tanti i temi che verranno affrontati durante la presentazione. «Sono molti e talmente delicati e importanti da non potere essere trattati come semplici occasione di confronto tra opposti schieramenti politici. – continuano i due candidati del PD – Siamo fermamente convinti che, al contrario, argomenti come la Sanità pubblica, i servizi, le strade, la sicurezza dei nostri paesi, il lavoro per i giovani e l’assistenza agli anziani e alle famiglie, il supporto alle imprese, il rispetto dell’ambiente e del paesaggio, la tutela della scuola, l’aggregazione giovanile e lo sviluppo della cultura come strumento di crescita, l’accoglienza di chi deve essere assistito, nel rispetto delle leggi dello Stato e anche di quelle umanitarie, la tolleranza, sono problemi la cui soluzione non può fermarsi alla propaganda. I discorsi gridati, i richiami all’odio e all’intolleranza, il discredito degli avversari, gli ammiccamenti, neppure velati con uno sbuffo di fumo, a un passato politico che l’Italia ha combattuto e vinto, le ambiguità in politica internazionale, devono far riflettere seriamente sul pericolo che il Paese sia consegnato alle destre».

«È tempo di scegliere – concludono Ghignone e Lovisolo – se il nostro territorio debba ancora contribuire, come ha sempre fatto, alla costruzione di una Nazione profondamente europea, protagonista e al centro di un’Unione in grado di difendere valori di umanità, di pace e di stabilità sociale. Noi scegliamo questo futuro e ci impegnano a realizzarlo, per la nostra gente e per le nostre comunità».

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