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Visita del presidente del Consiglio Meloni ad Asti risultato
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Intervista

Il sindaco di Asti va al contrattacco: «Dall’opposizione le solite balle»

Asti e la Cina, traffico, bilancio, querelle sul Caravaggio, il sindaco Rasero replica alla minoranza e annuncia: «Presto novità sul collegamento sud/ovest»

Reduce dall’incontro con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, giunto ad Asti per firmare con il Presidente del Piemonte Alberto Cirio il Patto per l’erogazione dei Fondi di coesione, il sindaco Maurizio Rasero ha anche terminato la discussione in Consiglio del bilancio di previsione 2024.

Un bilancio di cui si dice soddisfatto, ma che l’opposizione ha definito “la solita fuffa”.

Del bilancio ho già parlato in Consiglio per un’ora e un quarto. Dico solo che è un bilancio che non aumenta le tariffe per i cittadini sui servizi a domanda individuale e nel quale ci sono soldi per il sociale affinché nessuno rimanga indietro. Durante la discussione abbiamo anche apportato delle variazioni perché nel frattempo sono arrivati altri fondi che prima non potevamo inserire.

Durante l’incontro con Giorgia Meloni ha avuto modo di chiederle qualcosa di specifico per la nostra città?

No, non c’è stato il tempo materiale. L’ho semplicemente accompagnata come da protocollo.

Quindi neanche una battuta sulla cancellazione della Via della Seta con la Cina? Adesso cambierà qualcosa nei rapporti tra Asti e la Cina e nel suo approccio verso i cinesi?

Assolutamente no, andiamo avanti sempre più spediti. In questi giorni ci sono altre delegazioni cinesi e stiamo verificando di iniziare anche nuove attività tra le nostre aziende e la Cina per i prossimi mesi. Probabilmente qualche cosa di più concreto verrà fuori.

L’opposizione in Consiglio evidenzia che il gemellaggio e i patti di collaborazione non stanno portando nulla alla città.

Allora mi dicano cos’è servito negli ultimi 25 anni il gemellaggio con Biberach e Valence al di fuori del rapporto umano e del mantenere i contatti. Abbiamo mai fatto un contratto? Venduto una bottiglia di vino? Abbiamo mai fatto qualcosa o ci siamo solo trovati dicendo che siamo amici? Con la Cina ci sono delle relazioni di tipo commerciale che stanno venendo fuori senza che sia costato nulla al Comune.

Veniamo al problema più sentito in questi mesi, il traffico e il conseguente smog che attanaglia Asti. Nel bilancio ci sono investimenti per intervenire su questo problema?

Certo, ci sono i soldi per nuove telecamere destinate ai varchi, per l’ampliamento della Ztl, a cominciare da via Monsignor Rossi e piazza Roma, e dell’isola pedonale. Nel frattempo sono in corso altri studi per ampliare queste zone.

Ma secondo lei sono solo i cantieri ad aver creato una situazione così caotica? Davvero una volta chiusi i cantieri, come sostiene l’ing. Mondo che ha progettato il Piano del Traffico, tutto tornerà come prima?

Il traffico c’era anche prima dei cantieri. Quando sono arrivato il corso più impestato era corso Torino. Corso Don Minzoni verso la stazione è rimasto tale. Certo se ci mettiamo la chiusura del Giolitti e altri cantieri si crea un problema temporaneo, ma quando il ponte si sgretolava tutti a chiedere di intervenire, adesso che lo stiamo rifacendo tutti a dire che c’è il traffico per via del cantiere. Mettiamoci d’accordo.

Mondo ha presentato un nuovo Piano del Traffico nel 2019. Perché non è mai stato attuato?

Lo stiamo attuando un pezzo alla volta.

A proposito di traffico, sul collegamento sud/ovest tutto è caduto nel silenzio. Non si è più saputo nulla sul tracciato da indicare all’Anas per la progettazione.

La pratica non è affatto ferma. L’Anas ci sta lavorando e molto presto ci saranno delle novità.

Stanno lavorando su un tracciato?

Stanno lavorando e quando ci saranno novità le dirò. Non lo dico alla minoranza, non lo dico neanche da scrivere sul giornale.

Nel 2024 ad Asti tornerà il bike sharing dopo il flop di tanti anni fa. Questa volta funzionerà? Non teme che le bici finiranno vandalizzate o perse?

L’altra volta non erano geolocalizzate, questa volta ci sarà un sistema dove esisteranno aree “disegnate” per lasciare le biciclette e dove si accerterà l’avvenuta consegna. Se non la lascerai al suo posto, non potrai più prenderla. Poi, di notte, le bici saranno ricaricate con un apposito servizio.

Fra meno di una settimana chiuderà il Magico Paese di Natale. Il contratto triennale con gli organizzatori è scaduto, Asti è interessata a mantenere il format in città?

Il format quest’anno è ulteriormente migliorato, è settimo nella classifica europea dei migliori mercatini di Natale tenendo conto dell’offerta complessiva che vede protagonista Asti, ma anche Govone e San Damiano. Stiamo parlando di un pacchetto completo di iniziative ed è chiaro che, una volta terminato, ci troveremo attorno a un tavolo con gli organizzatori per verificare come andare avanti.

Sabato gli ambulanti del mercato hanno di nuovo esposto striscioni per protestare contro l’accorpamento in piazza del Palio. Secondo lei unire il Magico Paese agli ambulanti del mercato è stata una mossa corretta?

Secondo me il Mercatino di Natale dev’essere unico e non confuso con un’altra cosa.

È scoppiata la querelle sul costo del biglietto per la mostra sulla Canestra del Caravaggio. Per molti, compresa l’opposizione in Consiglio, 18 euro è una cifra eccessiva. Inoltre la convenzione tra il Comune e Asti Musei è scaduta. Insomma, il Comune continua ad avere poca governance in quel contesto?

Gli uffici stanno già lavorando per il rinnovo della convenzione che sarà siglata a breve. Per il resto non so dire se quella mostra sia troppo cara perché mi intendo poco di quel settore, ma so che oggi per andare al cinema spendi 10 euro. Mi fa ridere, però, che questa polemica arrivi da chi diceva che questa mostra non doveva neanche esserci e che gli astigiani avrebbero dovuto prendere il treno per vedere il dipinto a Milano. Insomma, solite balle e nessuna credibilità.

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