Riqualificato meno di due anni fa per essere una “galleria” che racconta le bellezze di Asti, il sottopasso di piazza Marconi ha già perso buona parte della sua nuova vocazione. «Speriamo che il senso civico prevalga sulla maleducazione» aveva dichiarato il sindaco Maurizio Rasero nel 2022, forse con troppo ottimismo considerato come imbrattare muri ed edifici sembra essere un passatempo molto diffuso nella nostra città. Attività che, a quanto pare, viene effettuata con una certa libertà d’azione nonostante le numerose telecamere anticrimine dislocate in giro.
Date le premesse era difficile che a restare indenne fosse proprio il muro bianco del sottopasso che collega la stazione a via Cavour, già oggetto di diverse segnalazioni per il malfunzionamento dell’illuminazione. Lo stesso che oggi si presenta vandalizzato da graffiti, disegni e un bel po’ di scritte che ad alcuni potrebbero far venire in mente i bagni di quei locali così ben evocati nella letteratura pulp: scritte a sfondo sessuale, omofobe, insulti, epiteti e altre citazioni oscene.
A segnalarlo al nostro giornale è una lettrice, disgustata, ma anche dispiaciuta che uno dei passaggi più frequentati da pendolari e turisti che arrivano in città possa essere ridotto in quel modo. Un peccato ancora più grave se si pensa che, fra meno di due settimane, ad Asti si aprirà il Magico Paese di Natale e saranno decine di migliaia i visitatori attesi in città e che magari, soffermandosi a guardare uno dei pannelli turistici del sottopasso, potrebbero storcere il naso.
Il sottopasso di piazza Marconi non è l’unico luogo pubblico vandalizzato di Asti (passare alcuni minuti nei giardini Alganon, in pieno centro storico e zona museale, può essere un’esperienza di vita “particolarmente didascalica”), ma di certo una mano di bianco aiuterebbe a limitare i danni.
[foto J.R.]