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In libreria “Io c’ero”, cinquantuno storie tra fascismo e liberazione

Firmato da Laura Nosenzo e Loredana Dova, il volume è coeditato dalla Provincia di Asti

Nella settimana del 25 aprile arriva in libreria “Io c’ero. Cinquantuno storie tra fascismo e liberazione” di Laura Nosenzo, giornalista e scrittrice, e Loredana Dova, insegnante di Lettere.

Il volume è coeditato da Araba Fenice e dalla Provincia di Asti, che in questo modo vuole ricordare il 25° anniversario del conferimento all’Ente della Medaglia d’Oro al valor militare per i valori della Resistenza.

“Io c’ero” propone cinquantuno storie per gran parte inedite, sul fascismo, la guerra, la Resistenza e la libertà, raccolte nell’Astigiano dalla viva voce dei testimoni. Le autrici offrono una visuale particolare partendo da due domande:

“Quali sentimenti intimi – indicano – legati a ricordi personali, spesso mai raccontati, conserva chi ha vissuto quel periodo? Quali confidenze, pensieri, emozioni di chi ha fatto il partigiano e la staffetta, o semplicemente di chi allora era bambino, sono pronti a riemergere settantasei anni dopo la Liberazione?”.

Scrive nella prefazione il giornalista e scrittore Marco Neirotti: “Ogni ricordo personale di quei giorni e di quegli anni è sempre un richiamo per affondare la mente nella Storia. Nosenzo e Dova ci guidano ad affondarci il cuore”.

E se i testimoni non possono più raccontare, perché non ci sono più, ci pensano i figli a risvegliare le memorie attraverso oggetti, inattesi e sorprendenti, dei loro padri e delle loro madri legati alla guerra partigiana. “Un modo, anche questo – affermano Laura Nosenzo e Loredana Dova – per ricordare che la libertà non è mai scontata e che per tenere allenata la memoria occorre coltivarla ogni giorno”.

Il volume, sottolinea lo scrittore e drammaturgo Pellegrino Delfino nella post prefazione, “è uno straziante e sublime memoriale di un periodo della nostra storia che non solo non va dimenticato, ma raccontato mille e mille volte onde impedire che la memoria si sfaldi nell’oblio e si smarrisca nel nulla storico”.

Oltre alle cinquantuno storie, “Io c’ero” (in vendita a 17 euro) propone una sezione di foto d’epoca molto particolari accompagnate da citazioni di scrittori, poeti e uomini liberi che non sempre si riferiscono al periodo storico raccontato, ma che ben si accordano al clima e agli stati d’animo di allora.

Il 25 aprile, in Provincia, la consegna di “Io c’ero” ai Sindaci

In attesa di poter presentare il libro in presenza, “Io c’ero” sarà consegnato dalla Provincia domenica 25 aprile, alle 17, ai sindaci dei venticinque comuni astigiani in cui sono ambientati i racconti.

“La speranza è che il libro venga conservato nelle biblioteche civiche o scolastiche in modo da continuare a fare storia e memoria” dice il presidente Paolo Lanfranco, che ricorda come la Medaglia d’Oro sia stata concessa, il 17 maggio 1996, “alla Provincia intesa, prima che come istituzione, come collettività che ha saputo dare prova di generosità, di abnegazione, di tenacia nel costruire e conquistare con sacrificio un futuro di prosperità e di pace”.

Alla cerimonia di consegna del volume, ospitata nel Salone Consiliare nel rispetto delle misure di contrasto anti Covid, parteciperanno le autrici del libro, Laura Nosenzo e Loredana Dova. Per l’occasione sarà esposta la Medaglia d’Oro originale. Successivamente “Io c’ero” sarà regalato a tutti gli altri Comuni della provincia.

Nelle foto: le autrici Laura Nosenzo (in alto) e Loredana Dova e la copertina di “Io c’ero”

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