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La "Green Zone" in Comunefa concorrenza ai bar del centro?
Attualità

La "Green Zone" in Comune
fa concorrenza ai bar del centro?

Il consigliere comunale Raffaele Giugliano contesta la decisione dell'amministrazione di concedere ad un'associazione l'uso del cortile interno per ospitare degustazioni, musica ed eventi che sarebbero in aperta concorrenza con altri locali. «Decisione non condivisa che ho appreso dai giornali» commenta Giugliano chiedendo l'intervento del sindaco. I promotori dell'iniziativa replicano che non c'è alcuna concorrenza. Brignolo decide di non arretrare in di un passo: «L'iniziativa andrà avanti»

«Sull’apertura della Green Zone – Live Asti nel cortile interno del Municipio, da parte del Loft Club, non è stato interpellato nessuno, né c’è stata alcuna condivisione. Ho chiesto chiarimenti all’assessore Cerrato in merito all’iniziativa che crea una disparità di trattamento tra chi ha avuto in gestione quello spazio e gli altri bar, in un momento di estrema difficoltà per il commercio cittadino». Il consigliere comunale Raffaele Giugliano (Moderati) contesta l’iniziativa presa dalla Giunta sull’apertura estiva in Municipio di uno spazio dove, insieme alle degustazioni di vini e birre del territorio, è possibile ascoltare musica acustica (una volta alla settimana) e assistere ad aventi culturali, tutto senza pagare un biglietto o la consumazione obbligatoria.

«Bisognava indire un bando, aperto a tutti, – continua Giugliano – oppure affidare il cortile a rotazione a più soggetti e non solo ad un’unica associazione. Ho chiesto quindi una risposta concreta e immediata, quindi in primis di sospendere questa iniziativa che dà beneficio solo ed esclusivamente ad un’associazione e di fare un incontro per realizzare una proposta che deve produrre beneficio alle attività del settore». Giugliano, che appartiene allo stesso gruppo dell’assessore Cerrato (promotore, insieme al sindaco, dell’iniziativa), segnala inoltre la possibilità per i gestori di poter «fare musica non amplificata fino all’una di notte», possibilità che gli altri bar non avrebbero.

«Veramente non è così e non capiamo quali vantaggi avremmo rispetto alle altre attività – replica Fabio Beltracchini, tra i gestori dello spazio culturale/musicale – Noi non abbiamo chiesto alcuna deroga a fare musica al di à di quanto già previsto dalla legge e ciò che facciamo noi potrebbe farlo qualunque altro bar, a partire da domani stesso. La musica acustica c’è soltanto il sabato, dalle 22.30 alle 23.30, poi mettiamo della musica di sottofondo pagando regolarmente alla Siae. Non serviamo da mangiare, non facciamo i caffé, versiamo 200 euro di affitto al Comune per quel cortile, che abbiamo allestito e ripulito a nostre spese, e battiamo regolarmente gli scontrini delle degustazioni. Chiunque può venire senza l’obbligo di consumare, anche solo a vedere una mostra di quadri o a fare due chiacchiere. Quindi pensiamo di dare un’oppurtunità in più alla città per attirare persone in centro, a cominciare dai turisti, non di fare concorrenza ai locali del centro».

Perché dare lo spazio a loro e non ad altri? «Perché noi abbiamo avuto l’idea e l’abbiamo proposta – replica Beltracchini – ma nulla vieta ad altri di fare la stessa cosa». Anche il sindaco Brignolo è dello stesso avviso. «Abbiamo concesso il cortile del Municipio proprio perché l’attività non è in conflitto con i bar e non è una zona franca dove tutto è concesso in deroga alla legge. L’idea è quella di animare il centro per richiamare gente, ma se arrivassero altre proposte da parte di ulteriori associazioni, noi siamo ben felici di valutarle. Credo ci sia stato un fraintendimento con il consigliere Giugliano – conclude il sindaco – Per quanto ci riguarda, l’iniziativa proseguirà come da programma».

Riccardo Santagati

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