Cerca
Close this search box.
In sette padiglioni si mangerà con l’Icif
Attualità

In sette padiglioni si mangerà con l’Icif

Per l’Icif l’esperienza Expo non ha segreti. L’istituto di scuola di cucina italiana per stranieri con sede al castello di Costigliole ha curato la ristorazione del Padiglione Italia nelle

Per l’Icif l’esperienza Expo non ha segreti. L’istituto di scuola di cucina italiana per stranieri con sede al castello di Costigliole ha curato la ristorazione del Padiglione Italia nelle ultime edizioni dell’Expo dal 2005 al 2012. A questo giro  si è aggiudicato la ristorazione di ben sette padiglioni stranieri: Angola, Argentina, Bahrein, Colombia, Israele, Messico e Olanda.

Cambiano i “padroni di casa” ma non cambia la filosofia che da sempre ha ispirato l’Icif, ovvero quella di tramandare alle generazioni di giovani chef di tutto il mondo le ricette  più genuine ed autentiche della cucina italiana con le tecniche giuste e, soprattutto, i prodotti giusti. Per questo, oltre ad essere una scuola di cucina di eccellenza, l’Icif è da sempre anche un motore economico nel suo ruolo di ambasciatore dei prodotti italiani all’estero. Perchè se non si usano i prodotti giusti, non si potrà mai ottenere il piatto giusto (e questo vale anche per i ristoratori italiani, mica solo per quelli di cucina italiana sparsi in tutto il mondo).

Un incontro fra territori e prodotti del nostro Paese con quelli delle cucine del mondo; a spiccare su tutti il Barbera National Day che si ripeterà in sei diverse giornate in collaborazione con il Comune di Costigliole. I numeri che contraddistinguono la partecipazione dell’Icif ad Expo Milano sono da grande evento: 150 addetti impegnati nei sei mesi di esposizione con la previsione di oltre mezzo milione di coperti da servire. Per seguire l’attività Icif all’Expo è nato anche nutritomagazine.com, il web magazine che ha ottenuto il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale