Hanno voluto ricordare un legame nato nei giorni dell’alluvione di ventisette anni fa. Così l’associazione “Il caminetto” di Gardolo, in provincia di Trento, ha organizzato su iniziativa del presidente Beniamino Chiogna una due-giorni a Canelli. Alloggiati in un resort sulle colline Patrimonio dell’Unesco, pasti consumati nei ristoranti della zona, il loro è stato un amarcord struggente.
Tra una visita e l’altra, l’aperitivo offerto dal vicesindaco Paolo Gandolfo nella Sala delle Stelle. E qui arriva la sorpresa. «Io in questa sala, nei giorni di novembre del 1994, ci ho lavorato più di dieci giorni a togliere fango, documenti, archivi». Fausto Mengalli, allora, era un dipendente del Comune di Trento. Il sindaco, poi presidente della Provincia e parlamentare, Lorenzo Dellai, a ruota della colonna dei Vigili del Fuoco Volontari che per primi arrivarono a Canelli, inviò una squadra di dipendenti a supporto del comune canellese.
Mengalli ricorda: «Io e altri colleghi scendemmo questa scala e lavorammo per giorni nello sgomberare il locale». Spazio che, dopo tanti anni, ha visto rinnovato con sua grande sorpresa. «Il nostro lavoro fatto in quei giorni venne inserito anche su una pubblicazione, Il Venerdì di Repubblica, che riprendeva i fatti del tempo» racconta. Paolo Gandolfo, dal canto suo, ha ringraziato per il grande e indispensabile aiuto fornito dal Trentino. «Un ricordo e un’amicizia che non tramonterà mai».