Nell’aula magna dell’Istituto Artom si è svolta ieri (venerdì) la consegna delle due borse di studio, del valore di 500 euro l’una, istituite dagli allievi dell’istituto diplomatisi nel 1974 (classe V AE). Un’iniziativa voluta dagli ex studenti (1969-1974) che dalla metà degli anni Settanta, cioè da quando hanno fatto la loro “Matura”, si sono sempre ritrovati con cadenza annuale a festeggiare i bei tempi andati, con lo stesso spirito scolastico, goliardico, amichevole e di fratellanza.
E quando lo scorso anno, in occasione dei 50 anni del diploma di “Perito”, è stata ventilata l’ipotesi di istituire le borse di studio in favore di due alunni meritevoli di “oggi”, nel ricordo di quelli di “ieri”, senza tentennamenti e all’unanimità l’idea è stata accettata. Un’idea nata con la volontà che le borse di studio possano servire da insegnamento ed esempio alle generazioni odierne e, perché no, future. «Perché – è stato detto – la scuola non solo forma i professionisti del domani, ma può continuare ad essere un esempio concreto e tangibile che tra i banchi di scuola si può cementare l’amicizia che può durare 50 anni e anche un po’ di più».
I protagonisti
Presenti alla cerimonia l’attuale preside Franco Calcagno e lo storico prof. Michelino Musso con numerosi alunni delle attuali classi quinte, alcuni ex allievi di quella storica annata scolastica ed alcuni professori d’oggi.
Ad aprire la cerimonia non poteva che essere il prof. Calcagno che ha lasciato poi il microfono per la cronistoria e la descrizione del percorso che ha portato ad istituire la borsa di studio dallo storico gruppo dell’Artom, al “capoclasse” dell’epoca Francesco Marzo, oggi presidente del Centro Servizi Volontariato, ma in questa occasione deus ex machina dell’organizzazione.
Sono poi stati consegnati i diplomi e gli assegni ai due allievi meritevoli che frequentano la casse V AE dell’anno scolastico in corso: Alessandro Abbate e Alberto Cravella.
Photogallery di Agostino Santangelo