Si è svolta a Caluso la prima segreteria regionale di Italexit, presente il senatore Gianluigi Paragone. All’incontro hanno partecipato i referenti del partito di tutte le province. Paragone, attento alle problematiche del territorio piemontese, ha aperto i lavori tracciando le linee guida dell’azione del partito a livello locale:
“In questi 30 anni di Unione Europea – ha affermato – il Piemonte ha pagato un prezzo altissimo con migliaia di aziende fallite e disoccupazione dilagante. Sempre più persone si rivolgono a Italexit perché hanno capito che proponiamo l’unica soluzione percorribile per non finire in rovina: qui in Piemonte i nostri interlocutori dovranno essere i piccoli imprenditori, gli artigiani, i commercianti, gli operai e tutti quei giovani che vogliono riprendersi in mano il proprio destino”.
Franco Quaglia, referente della federazione astigiana, è quindi intervenuto per fornire un resoconto
dell’attività di Italexit in questi primi mesi di vita:
“La nostra proposta politica sta avendo ottimi riscontri ad Asti e provincia, con nuovi tesserati ogni settimana e con alcuni amministratori locali pronti ad aderire al progetto. Siamo regolarmente presenti sul territorio con i nostri gazebi e a breve ci
espanderemo con nuovi nuclei al di fuori del capoluogo. L’Unione Europea ha recentemente approvato un nuovo regolamento che obbligherà i produttori di vino ad apporre sulle bottiglie avvisi simili a quelli che si trovano sui pacchetti di sigarette: è l’ennesimo delirio di Bruxelles per affossare la nostra economia e contro cui ci opporremo in ogni modo”.
Su richiesta del senatore Paragone, Franco Quaglia ha segnalato le problematiche del territorio e avanzato proposte. Tra le problematiche evidenziate quelle del mercato coperto di Asti, dell’ospedale di Nizza e dell’ambulatorio di Canelli. Il gruppo dirigenziale del partito ItalExit sta organizzando punti di ascolto sul territorio della Provincia per comprendere ed organizzare dove intervenire al meglio.