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La riforma della scuolasecondo il sindacato
Attualità

La riforma della scuola
secondo il sindacato

Il giudizio delle Associazioni Sindacali della Scuola, sulla riforma "Buona Scuola", sono differenti. A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico 2015/2016, questi ultimi,

Il giudizio delle Associazioni Sindacali della Scuola, sulla riforma "Buona Scuola", sono differenti. A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico 2015/2016, questi ultimi, ritengono che la riforma non abbia raggiunto tutti gli obbiettivi che erano stati decantati inizialmente. In particolare, si è poco soddisfatti della scarsa trasparenza della "Fase A" e del fatto che le assunzioni (elemento della "Fase B") parrebbero non bastare a colmare i posti ancora liberi, arrivando a situazioni paradossali dove, alle scuole medie, mancheranno totalmente insegnati per un determinato ruolo. In questo contesto si inseriranno i supplenti.

Altro problema che si potrebbe riscontrare, è relativo alla situazione di un docente che, attualmente, stia già svolgendo supplenza in una sede diversa da Asti e venga selezionato dalla "Fase B": il docente, potrà accettare il posto, continuando però a svolgere attività nella sede in cui si trova, non andando così a colmare il vuoto di docenza. Inoltre, le scuole dell'infanzia sarebbero totalmente penalizzate dalla riforma e, se possibile, ancora peggiore sarebbe la situazione dei collaboratori scolastici che non hanno ottenuto neanche un'immissione di ruolo, risultando praticamente "invisibili".

Questi i principali punti di discussione, che potranno essere valutati accuratamente, solamente con l'inizio dell'anno scolastico previsto per il 14 settembre. Nonostante ciò, i sindacati si ritengono comunque soddisfatti dei risultati ottenuti circa i posti che sono stati coperti (una cinquantina ad Asti) e relativamente al rinnovo delle graduatorie che si ritiene essere un elemento estremamente positivo.

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