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Attualità
Funzionò a partire dal 1882

La storia dimenticata della tramvia che collegò Asti alla Val Rilate

Una mostra all’Archivio di Stato di Asti visitabile fino al 22 novembre
La mostra “La ferrovia Asti-Chivasso e la perduta tramvia per Cortanze”, visitabile fino al 22 novembre all’Archivio di Stato di Asti, riporta alla memoria la storia dimenticata di una linea tranviaria che per oltre trent’anni garantì il trasporto pubblico fra il capoluogo e la Val Rilate.

A Montechiaro nel 1877, su sollecitazione dell’ingegner Vincenzo Adorni, venne istituito un comitato, formato dai rappresentanti dei Comuni e presieduto da Emilio Rossi, per la costruzione della tramvia Asti-Montechiaro-Cortanze, con prospettiva di prolungamento fino a Cocconato. Il comitato avviò le trattative con il sig. Belolli che proponeva un «impianto di un binario collo scartamento di un metro su una delle banchine della strada carrettiera […] esercito con locomotive del genere di quelle in uso sul tramway Milano-Saronno e Cuneo-Borgo San Dalmazzo», con un «convoglio composto di una locomotiva, di una o due vetture del genere di quelle dei tramways di Torino e di un carro merci a grande velocità».

Il progetto venne ripreso tre anni dopo, su interessamento del sindaco di Asti, e prevedeva una linea a scartamento ridotto, che attraversata Asti dall’attuale piazza del Palio a corso Torino, raggiungeva il fondovalle nel territorio di Montechiaro d’Asti, per proseguire poi fino all’abitato di Cortanze. La tramvia venne costruita dall’impresa del finanziere Adolfo Raoul Berrier-Delaleu (che aveva già costruito altre linee, specialmente nel Cuneese) e fu inaugurata il 16 settembre 1882. L’intero tragitto di 18 chilometri era percorso in circa un’ora e mezza. Le partenze avvenivano da Asti alle 7.14, 11.10, 14.10, 16.00 e da Cortanze alle 7.09, 9.05, 13.18 e 5.26. Le locomotive a vapore erano le tedesche Winterthur, mentre le carrozze erano della Locati di Torino e della Grondola di Milano. I convogli erano composti da due vetture chiuse di prima classe da 24 posti, quattro vetture giardiniere da 32 posti, due vetture chiuse miste.

La tramvia Asti-Montechiaro-Cortanze funzionò regolarmente sino al 1912, quando l’apertura della ferrovia Asti-Chivasso portò inevitabilmente a un notevole calo di passeggeri fino a determinare nel 1915 prima alla sospensione (per il razionamento del carbone a seguito della guerra) e quindi alla chiusura definitiva della linea, che venne smantellata nel 1919.

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