Coronavirus: il sindaco di Asti “bacchetta” chi continua ad uscire
C’è chi va in giro, in compagnia, “perché intanto si sta all’aperto”, ci sono i ragazzi che occupano le piattaforme sportive nei parchi, tutti assembrati a giocare, ma anche quelli che approfittando delle belle giornate di sole preferiscono andare a correre a Viatosto. Questo è ciò che succede ad Asti e a dirlo è anche il sindaco Maurizio Rasero. A questo punto è lecito pensare che molte persone abbiano frainteso il DPCM del Governo, che intima di stare a casa, per un consiglio bonario, per nulla vincolante perché, intanto, tutto si può fare comunque.
E’ incredibile, ma tanti astigiani continuano imperterriti ad uscire di casa in queste ore anche senza esigenze indifferibili per ragioni alimentari, sanitarie e famigliari. Ma quel che è peggio è che molti genitori permettano ai loro figli, a casa da scuola, di andarsene in giro con gli amici come se fosse agosto.
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E’ per questo che il sindaco Maurizio Rasero è intervenuto questa mattina, in un video messaggio da casa (dove si trova per alcuni giorni in auto isolamento precauzionale, pur essendo risultato negativo al tampone) per lanciare un nuovo appello ai cittadini: “Dovete restare a casa. Il mio appello è rivolto soprattutto a quelli che pensano di poter uscire di casa e vivere passeggiando, girando, tanto si trovano all’aria aperta. In questo momento è importante stare a casa – continua il sindaco – e limitare la socializzazione, limitare i propri contatti e i propri rapporti perché questo è l’unico modo per cercare di limitare la diffusione del virus. La gente deve stare a casa, è chiaro questo messaggio? La gente non può immaginare di uscire passeggio e andare con amici: si vedono ancora molti gruppi in città, di quattro o cinque persone, a raccontarsela sulle panchine; c’è gente che lascia i propri bambini uscire per andare al parco e si vedono nei nostri parchi delle situazioni che sono incredibili: gruppi di quindici, venti ragazzini che giocano sulle piattaforme a pallacanestro, a calcetto, che fanno attività insieme. Allora forse non abbiamo capito qual è il messaggio: i ragazzi sono stati lasciati a casa da scuola non per andare a giocare al parco, ma perché sono anche loro rischio e perché se loro dovessero contrarre l’infezione, o esserne portatori, possono infettare all’interno delle famiglie quelli più adulti e soprattutto gli anziani che sono coloro che rischiano addirittura la vita”.
“Non andate a correre a Viatosto”
“Un altro fenomeno che ho visto in queste bellissime giornate – continua il sindaco Rasero – e la gente che va a correre o a passeggiare a Viatosto Ascoltate un consiglio: capisco che sia uno dei posti più belli della città, ma credo che avrete migliaia di altre occasioni per andarci. E’ vero che singolarmente uno potrebbe uscire e camminare, andare a correre, ma è evidente che quando sullo stesso percorso ci sono centinaia di persone, se non migliaia, per forza di cose si incrociano delle altre persone e per forza di cose si arriva vicino ad altri quando invece le indicazioni sono di stare a casa e uscire soltanto se si ha bisogno”.
Divieti non rispettati nei locali
Rasero ha anche evidenziato che ci sono stati dei locali che, in questi primi giorni di misure ancora più restrittive, non hanno chiuso alle 18, come previsto dal DPCM in vigore: “Da oggi ci sarà un potenziamento di tutti i controlli – aggiunge – e oltre alla multa, queste persone rischiano anche pene più severe”.
Una risposta
Tutto vero. Sapete però come affrontano l’emergenza i vostri Mesici di famiglia? L’Asl ha fornito 1 mascherina ffP2 e 8 mascherine chirurgiche circa 20 giorni fa. Utilizzate con parsimonia ma finite da tempo. Ormai il paziente positivo non ha più gli occhi a mandorla (e forse non li ha mai aviuti). Grazie per l’attenzione . Una moglie