Il sempre più intricato puzzle del traffico cittadino, le code snervanti che si devono affrontare tutti i giorni negli orari di punta, la mancanza di parcheggi, i mezzi pubblici della rete urbana considerati poco performanti in termini di passaggi sono i principali ingredienti sulla tavola della mobilità di Asti. La ricetta, almeno sulla carta, per rendere il traffico più digeribile sarebbe inserita nell’ultimo Piano della viabilità approvato dall’amministrazione di centrodestra. Ma è più una ricetta teorica che pratica, perché il piano è lontano dall’essere stato applicato in tutte le sue previsioni (basti pensare che uno dei perni dello stesso era la creazione di un nuovo maxi parcheggio sotterraneo in centro).
Adesso i consiglieri di minoranza di Prendiamoci cura di Asti – Asti Oltre, Verdi Europa, Uniti si Può, Ambiente Asti, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle chiedono al sindaco, tramite un’interpellanza, a che punto sia l’attuazione del piano e lo fanno alla luce dell’ordine del giorno approvato il 15 gennaio scorso, un anno fa, con i voti favorevoli della maggioranza. Odg, nato dopo la bocciatura di un altro ordine del giorno proposto sulla stessa materia, ma dalla minoranza, che, ricordano i consiglieri, «impegnava e tuttora impegna il sindaco e la giunta a sviluppare la proposta di attuazione del Piano della viabilità secondo le linee programmatiche che sono alla base di questa amministrazione, tenendo in considerazione gli spunti di riflessione e gli elementi evidenziati nel documento discusso nella seduta Consiglio del 15 gennaio 2024 e a continuare l’opera di attuazione del Piano urbano del traffico secondo il criterio della ragionevolezza al fine di consentire una migliore comprensione ai cittadini dell’importanza di arrivare a una modifica delle loro abitudini di vita verso una città meno inquinata e più a misura di uomo».
Per questo i consiglieri interrogano gli amministratori per conoscere «l’aggiornamento di attuazione del Piano del traffico tenendo conto di quanto stanziato nel Bilancio previsione 2025, 2026 e 2027 approvato a dicembre 2024 in Consiglio Comunale; se, ad un anno di distanza dalla discussione in Consiglio della proposta, gli uffici sono stati in grado di valutare gli spunti indicati nella stessa in termini di utili suggerimenti per il Piano del traffico e soprattutto per discussioni sul futuro Piano regolatore; se sono state effettuate le valutazioni economiche derivanti dall’acquisto di telecamere e se, nel Piano industriale di Asp per prossimi 2 o 3 anni, si è pensato di utilizzare spunti ricevuti dalla proposta soprattutto per l’acquisto di mezzi e tipologie di automezzi che dovrebbero garantire il parallelo sviluppo del Piano urbano traffico».