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L’opposizione propone il Piano sostenibile su viabilità, parcheggi e tpl, ma la maggioranza lo boccia

Nuova querelle in Comune: il sindaco Rasero ha preferito convertirlo in un ordine del giorno che è stato approvato con i soli voti della maggioranza

«Mi aspettavo che su questa pratica, che tratta argomenti fondamentali per la salute dei cittadini e la sostenibilità di Asti, ci fosse una totale condivisione del Consiglio comunale. La pratica, sostenuta da tutta la minoranza, è stata presentata come diritto di iniziativa che raramente viene sfruttato in aula, ma pensiamo fosse necessario perché dobbiamo sviluppare un Piano sostenibile per una città vivibile. Invece, con l’ordine del giorno votato dalla sola maggioranza, è stata messa in moto l’idea di mettere in moto l’idea». Così il consigliere comunale Roberto Migliasso (Asti Oltre) ha commentato l’esito della discussione sulla principale pratica portata in Consiglio comunale lunedì sera.

Un documento che conteneva al suo interno, in sintesi, le linee guida per uno sviluppo sostenibile di Asti intervenendo sul Piano del Traffico, sui parcheggi, sulle piste ciclabili e sul trasporto pubblico con l’obiettivo di abbattere i livelli di inquinamento presenti nell’aria, rendere la città più sana, più vivibile e rivedere la mobilità del centro storico allargato. Tutto questo considerando l’aspirazione sempre più turistica di Asti.

Migliasso ha illustrato la pratica motivando una serie di evidenze che non possono essere tralasciate, tra cui gli obblighi previsti dal Piano di risanamento della qualità dell’aria approvato dal Consiglio regionale nel 2019 e che prevedono alcune scadenze entro le quali Asti è obbligata ad estendere la Ztl e l’isola pedonale oltre i confini attuali, oggi molto ristretti. «Indicazioni che non sono state messe in atto – ha aggiunto Migliasso – dal momento che entro il 31 dicembre 2022 la Ztl avrebbe dovuto occupare almeno il 70% del centro storico e l’area pedonale il 30%. Oggi la Ztl ha una superficie di circa il 20% e l’area pedonale è estesa su circa il 5% della superficie». Come se non bastasse, entro il 31 dicembre 2030 la Ztl dovrà essere estesa al 100% del centro storico e l’area pedonale sul 40%.

«Quelle che presentiamo sono misure cruciali – ha spiegato Migliasso – che garantiscono la salute pubblica, la qualità della vita e la sostenibilità ed è per questo che bisogna agire senza ulteriori indugi rispettando gli obblighi normativi». Il consigliere di Asti Oltre ha quindi ricordato che «i dati scientifici sono inequivocabili: a causa dell’inquinamento da polveri sottili ad Asti la vita media si riduce di 24 mesi». Per abbattere lo smog la proposta prevede di rivedere il trasporto pubblico, rinforzandolo, di istituire nuovi parcheggi scambiatori, ma in maniera più funzionale di quelli fallimentari già proposti in passato, di rendere piazza del Palio metà a pagamento e metà gratuita, di sensibilizzare i cittadini all’uso delle piste ciclabili più di quanto non facciano oggi e altri interventi strutturali. Una proposta, quella della minoranza, che necessiterebbe per essere attuata di circa 2 milioni e 800 mila euro da recuperare attraverso variazioni di bilancio, bandi, finanziamenti regionali, statali e il Pnrr.

Ma, sebbene la pratica abbia suscitato anche l’interesse del sindaco Maurizio Rasero, pronto a condividerne diversi passaggi, la stessa si è arenata su questioni politiche e tecniche. «In linea di massima la proposta contiene interventi che stiamo già facendo o di cui non siamo contrari – ha osservato Rasero – Ma il sindaco ha la sua agenda e non se la fa dettare da altri. Sono invece favorevole ad approfondire alcuni aspetti, ma approvare questa pratica in questo modo significherebbe mandarla agli uffici e impegnarli su queste richieste in un momento in cui il carico di lavoro è già tanto per via del Pnrr. Inoltre voglio approfondire se i dati e le cifre ipotizzate siano corrette».

Due sospensioni del Consiglio non sono servite per risolvere la questione politica (è molto rato che la maggioranza approvi senza fare una piega una proposta della minoranza) e alla fine la proposta dell’opposizione è stata messa ai voti e bocciata. È invece passato, ma solo con i voti della maggioranza, un ordine del giorno che riprende parte delle proposte senza dettare tempistiche o mettere limiti stringenti.

«Tutti abbiamo a cuore la salute dei nostri concittadini, – ha poi osservato il consigliere di maggioranza Renato Berzano (Lista Rasero) – ma le modalità di attuazione della pratica devono confrontarsi con le questioni reali come le implicazioni sul bilancio e il lavoro degli uffici sul Pnrr che ha ricadute immediate. Però parliamo di un tema sul quale questa amministrazione ha già fatto interventi nonostante le polemiche fortissime sulle piste ciclabili e l’allargamento della Ztl intorno alla Cattedrale. Non si può dire chiudiamo la città, ma essere contrari quando ne chiudiamo solo un pezzo. Cerchiamo di essere coerenti».

Parole alle quali ha replicato lo stesso Migliasso: «Le critiche all’estensione della Ztl intorno alla Cattedrale sono arrivate dai cittadini, non dai consiglieri di minoranza. In ogni caso continueremo a sostenere questo Piano, lo presenteremo nelle scuole e faremo attenzione che l’ordine del giorno non rimanga lettera morta».

[nella foto il traffico in piazza Marconi – Foto Billi]

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