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Maturità, gli studenti del liceo scientifico impegnati con lo scritto di matematica [photogallery]

I commenti dei diplomandi che sono usciti per primi dal “Vercelli”

Luca Meng Rainero è stato il primo studente del liceo scientifico Vercelli a consegnare, poco dopo le 13, la prova di matematica. Stamattina, infatti, si è svolto il secondo scritto, specifico per ogni indirizzo di studi, dell’Esame di Stato (Maturità) per i 1.304 studenti astigiani di quinta superiore.
“Una prova che ho trovato più difficile di quanto immaginassi – dice Luca – con argomenti più complicati rispetto agli scorsi anni. Tuttavia, credo di aver fatto bene”.
Giorni impegnativi e ricchi di tensione, questi, per gli studenti che affrontano la Maturità. “Ho provato un po’ di ansia soprattutto per il desiderio di concludere al meglio quest’arco di cinque anni di studio”, commenta. “Per quanto riguarda gli scritti, temevo maggiormente la prova di italiano, ma in generale penso che la sfida più difficile sia il colloquio. Dovrei passare tra i primi. Ne sono contento, anche se così avrò meno tempo per ripassare”.
Appassionato di materie scientifiche, Luca Meng Rainero vede nel suo futuro una laurea in Ingegneria al Politecnico di Torino.

Tra i primi ad uscire anche Anna Teresa Bosco. “I quesiti, soprattutto gli ultimi due, erano abbastanza fattibili – commenta – mentre i problemi, in particolare il secondo, erano secondo me molto difficili”.
La prova di matematica era quella che temeva di più. “Ora posso dire che il peggio è passato – sorride – anche perché in genere nelle interrogazioni me la cavo abbastanza bene”.
Il prossimo anno per Anna Teresa Bosco gli studi continueranno all’università. “Non mi sarebbe dispiaciuto studiare Logopedia, ma alla fine ho deciso di iscrivermi a Medicina, come mia mamma – dice – e di specializzarmi in Pediatria, perché ho sempre desiderato lavorare con i bambini”.

Anelia Todorova ha raccontato come ha affrontato la prova. “Ho iniziato subito a guardare i quesiti che ritenevo più semplici, in realtà poi mi sono bloccata così ho guardato i problemi: il primo l’ho risolto abbastanza in fretta , osì mi sono rincuorata e ho fatto il resto”.
La preparazione di Anelia è stata “annuale”, come l’ha definita lei. “Ho pensato che affannarmi prima degli esami non avrebbe avuto senso, così ho sempre studiato e, alla fine, mi sono ritrovata tutto. Devo dire che è stato un buon metodo”.
Quindi poca ansia, ripasso e tranquillità. “Un po’ di agitazione ce l’ho per gli orali – confessa – non tanto per lo studio quanto per l’emotività”. Ma la studentessa ha un metodo per vincerla: “E’ lo stesso che ho usato oggi arrivando a scuola in auto con la mia amica: cantare una canzone a squarciagola”.
Il prossimo anno Amelia si iscriverà a Medicina, “l’unica facoltà che mi interessa”, afferma.

Rilassato all’uscita da scuola si è mostrato Diego Venesia. “E’ andata bene – racconta – in quanto penso di essere sicuramente sopra i dieci punti. Sono soddisfatto perché ho svolto tutti i quesiti e una parte del primo problema. Sinceramente pensavo andasse peggio. Inoltre sono contento anche di come è andato lo scritto di italiano”.
La vigilia dello scritto di matematica l’ha trascorsa con gli amici, cercando di distrarsi. “Questa di matematica – dice – era la prova che temevo di più, per gli orali ho meno agitazione e avrò ancora qualche giorno per ripassare”.
Il prossimo anno lo studente ha intenzione di iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza di Torino. “Un percorso di studi che mi attira – conclude – e che ho conosciuto e amato grazie al professor Conti, che ho avuto come insegnante”.

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