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Mercato di piazza del Palio, delle due planimetrie proposte piace la terza (che però non esiste ancora)

Durante l’ennesimo confronto tra Comune e ambulanti, si fa strada una nuova ipotesi che prevede accorpamenti, “riscelta” e lo spostamento verso il semaforo vicino al mercato coperto

Due erano le nuove planimetrie del mercato unificato di piazza del Palio su cui i portavoce degli ambulanti dovevano fare le loro valutazioni nell’ottica di ottimizzare gli spazi e trovare un modo per rendere il format meno dispersivo, ma anche più appetibile per i clienti. Due sole piantine, ma la scelta degli operatori (o almeno della maggior parte di loro) è ricaduta sulla terza, che non esiste, o meglio, non ancora. Durante l’ultimo confronto tra ambulanti e l’amministrazione comunale, che si è svolto martedì pomeriggio a Palazzo Mandela, c’è stato l’ennesimo colpo di scena di una vicenda sempre più ingarbugliata a causa delle diverse posizioni espresse dalle parti. Una riunione che si è svolta dopo le ultime querelle tra gli ambulanti, dichiarazioni di fuoco e l’annuncio, da parte del Goia, di guardare già alla prossima amministrazione comunale non credendo che l’attuale voglia ascoltare le istanze degli operatori.

Anche per questo, in un batti e ribatti di ipotesi su ipotesi, modifiche e cambi di programma, il mercato unificato di piazza del Palio sembra essere sempre più simile al gatto di Schrödinger del noto paradosso: in un contenitore c’è un gatto e lo stesso è collegato a un sistema fisico che ne determinata la vita o la morte a seconda che si verifichino determinate circostanze. Ma, fino a quando non si apre la scatola, il gatto è vivo e morto contemporaneamente. Anche il mercato di Asti sembra ricalcare il paradosso di Schrödinger dove ci sono ambulanti che sostengono sia morto, altri che sia vivo, ma la risposta pare essere collegata a un “sistema fisico” (l’ennesima ipotetica planimetria) di cui oggi non si conoscono gli effetti.

Tenuto conto che, come si è espresso uno degli operatori durante la riunione, «il mercato, così, non va bene» si erano aperte due soluzioni per accorpare i banchi stringendo le corsie tra gli stessi e rivedendo il loro ingombro, recuperando anche una novantina di parcheggi. Se una “mappa” non prevede la riscelta dei posteggi, lasciando più o meno i banchi nell’attuale posizione (ma togliendo i buchi degli stalli vuoti), un’altra li vedrebbe ruotare di 90°, oltre al restringimento delle corsie. Un intervento massiccio che porterebbe obbligatoriamente a una riscelta del posto collegata alla graduatoria.

A sorpresa, mentre sia la prima sia la seconda versione del mercato veniva in parte bocciata (perché ci sono anche operatori che, piuttosto di riscegliere il posto, creando ulteriore caos, preferiscono lasciare tutto com’è) è venuta fuori la terza ipotesi: traslare i banchi verso il punto informativo della polizia municipale, a ridosso del semaforo che regola l’attraversamento pedonale vicino al mercato coperto, magari sistemandoli a forma di L (per agevolare il passaggio dei clienti). Ipotesi che pare piacere a molti, se non a tutti.

Tutto ciò sperando in quello che alcuni definiscono un miracolo: riportare parte del mercato, tra trenta e quaranta banchi, in piazza Libertà e largo Saracco da dove erano stati spostati nel progetto di accorpamento in piazza del Palio. Operatori che si muoverebbero, su base volontaria, tenuto conto dell’attuale graduatoria. Si tratterebbe di un’idea ritenuta interessante, anche se, in questo momento, non esiste una planimetria che “certifichi” la possibilità di riportare i banchi in piazza Libertà e largo Saracco, quali e quanti, ma soprattutto è in corso un sondaggio tra gli operatori per sapere chi sia d’accordo a effettuare una riscelta e chi no. Stando alle ultime decisioni prese, il sondaggio sarebbe stato messo in pausa nell’attesa di tracciare la terza planimetria (esclusa la zona di piazza Libertà e largo Saracco). Ma sarà davvero la volta buona per il mercato unificato? Difficile a dirsi considerato il pregresso.

L’assessore al Commercio Loretta Bologna si è detta comunque disponibile a valutare tutte le opzioni, mettendo però le mani avanti: «Prendiamoci il tempo che occorre perché quello che si deciderà sarà definitivo. Stiamo investendo soldi pubblici e non dovrà capitare che, fra sei mesi, con l’inizio dell’inverno, qualcuno cambia idea dicendo che è tutto da rivedere per l’ennesima volta».

Le parti si aggiorneranno la prossima settimana.

[nella foto l’assessore al Commercio Loretta Bologna che mostra le planimetrie con le modifiche all’area mercatale]

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