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Mercoledì 11 settembre prima campanella per oltre 20mila studenti

Agli alunni si aggiungono oltre 3mila bambini delle scuole dell’infanzia – Avviate ad agosto le procedure di reclutamento di docenti e personale Ata – Nominati 820 professori supplenti, ma sono previsti altri due turni di selezione

Al via l’11 settembre, di mercoledì e non di lunedì come negli ultimi anni, l’anno scolastico 2024/2025 in tutto il Piemonte, anche se in virtù dell’autonomia le scuole possono decidere di modificare la data di inizio, anche per scaglionare l’avvio tra le diverse classi.
Oltre 2omila gli studenti astigiani che ricominceranno le lezioni dopo le lunghe vacanze estive (cui si aggiungono 3.038 bambini che frequentano le materne), così suddivisi: 7.628 alle primarie, 5.211 alle medie e 7.676 alle superiori. In quest’ultimo caso, però, le porte delle scuole sono state aperte già nei giorni scorsi. Da lunedì 26 agosto, infatti, si sono svolti gli esami per il recupero dei debiti formativi sostenuti dagli alunni che, nella pagella di giugno, contavano insufficienze in una o più materie.
Come ogni anno, l’avvicinarsi dell’inizio delle lezioni è preceduto dalla complessa “macchina” di reclutamento del personale, dato che agli insegnanti di ruolo, con contratto a tempo indeterminato, sono sempre affiancati i supplenti (a tempo determinato), per riuscire a coprire tutte le cattedre. Un problema che viene sollevato da tempo da tutti i sindacati della scuola, non solo relativamente ai docenti, ma anche al personale Ata (dirigenti servizi generali e amministrativi, assistenti tecnici e amministrativi, collaboratori scolastici). La Uil scuola Rua, ad esempio, quest’anno ha sottolineato la carenza di immissioni in ruolo degli Ata, a livello regionale così come nazionale, rispetto ai posti disponibili. «E’ il momento di intervenire – afferma Diego Meli, segretario provinciale e regionale del sindacato – con un piano straordinario di immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti disponibili, ampliando le disponibilità dei posti a questo scopo. In tal modo si porrebbe fine alla precarietà del personale, assicurando stabilità, funzionalità e sicurezza alle scuole».

Il reclutamento dei docenti

Ma come stanno procedendo le operazioni di reclutamento di docenti e personale Ata in provincia di Asti? «Quest’anno – spiega Laura Bergonzi, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale – abbiamo cominciato un po’ più tardi rispetto all’anno scorso, quando eravamo stati particolarmente celeri, in linea con le indicazioni del Ministero dell’Istruzione. Il primo passo, svolto dall’Ufficio scolastico regionale all’inizio di agosto, è consistito nelle nomine in ruolo per tutte le classi di concorso (materie, ndr), dalle scuole dell’infanzia alle superiori, legate ai recenti concorsi finanziati con bandi PNRR le cui operazioni erano terminate a fine luglio.
Successivamente, il 22 agosto abbiamo cominciato a lavorare come Ufficio scolastico provinciale. Abbiamo effettuato 33 nomine di docenti abilitati sul sostegno iscritti nella graduatoria di Asti (prima fascia GPS), mentre il 27 agosto abbiamo effettuato la cosiddetta “mini call veloce” per chiamare docenti abilitati sul sostegno, iscritti nelle graduatorie di altre province, così da coprire i posti lasciati vuoti dalla selezione precedente, portando a termine 29 nomine.
Conclusa la fase relativa ai docenti a tempo intederminato, si è aperta giovedì scorso la selezione dei supplenti (abilitati e non) sui posti disponibili per tutte le classi di concorso (dalle scuole dell’infanzia alle superiori, compreso il sostegno). Le nomine in totale sono state 820, così suddivise: 228 docenti nominati fino al 31 agosto 2025 (supplenza annuale); 415 insegnanti fino al 30 giugno 2025 (termine delle attività didattiche), 117 docenti su cattedre con spezzone orario (potrebbero avere diritto al completamento nei prossimi turni di nomina).
Come ogni anno, poi, nei prossimi giorni il personale dell’Ufficio provinciale sarà impegnato a rispondere ai molti reclami – infondati – di docenti che lamentano la mancata nomina. Generalmente si tratta di professori che hanno compilato la domanda senza esprimere tutte le preferenze possibili a livello di sedi o di docenti superati da altri con minor punteggio, ma titolari di riserve di legge (come l’invalidità civile).
Per garantire la massima presenza di docenti in classe entro l’inizio delle lezioni, comunque, saranno effettuati altri due turni di nomina dei supplenti, presumibilmente il 4 e l’11 settembre».

Le cattedre scoperte

Ciononostante parte delle cattedre potrebbero ancora rimanere libere. «Solitamente succede per classi di concorso di materie tecniche – indica Bergonzi – per le quali sono necessari, ad esempio, ingegneri o informatici. In assenza di candidati, si procederà con la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici, ma in modo differente rispetto al passato. Non sarà più tramite la “messa a disposizione (mad)”, in base a cui l’interessato compilava una sorta di manifestazione di interesse sul sito della scuola, ma tramite il cosiddetto “interpello”, un avviso pubblico sul sito della scuola, in cui vengono indicati di criteri di selezione, per garantire una minore discrezionalità nel reclutamento».
A confermare la situazione Franco Calcagno, dirigente dell’istituto tecnico industriale Artom. «E’ una carenza, comune agli istituti tecnici e professionali, che riscontriamo ogni anno – sottolinea – anche se recentemente in maniera inferiore rispetto al passato. Attualmente è pari al 20% sul totale degli insegnanti e riguarda docenti di materie scientifiche e tecniche, come ingegneri meccanici o elettrotecnici, che spesso ambiscono ad un posto di lavoro in un’azienda più che lavorare nella scuola. Cominceremo sicuramente l’anno con qualche cattedra scoperta, con l’obiettivo di completare il tutto nella seconda metà di settembre. Se non riusciremo a trovare le figure necessarie tramite i supplenti, procederemo con gli interpelli, più “lenti” rispetto alla messa a disposizione, e, al limite, con la suddivisione delle ore scoperte tra gli insegnanti già in servizio. Il contratto dei professori, infatti, è di 18 ore a settimana, elevabile a 24 a titolo volontario con il relativo aumento di stipendio».

Concorsi PNRR e personale Ata

Ma non è finita qui. I concorsi di immissione in ruolo dei docenti finanziati con fondi PNRR, infatti, non sono terminati per tutte le classi di concorso. Nei casi in cui le commissioni termineranno i lavori entro gli inizi di dicembre, saranno i dirigenti scolastici a nominare direttamente i supplenti da graduatorie di istituto.
A tutto ciò si unisce il reclutamento del personale Ata. Sono stati nominati in ruolo dall’Ufficio scolastico 7 assistenti amministrativi, 2 assistenti tecnici e 23 collaboratori scolastici. A seguire si sono svolte le convocazioni per i supplenti, che hanno portato ad individuare 20 assistenti amministrativi, 8 tecnici e 140 collaboratori.

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