Proteste in paese per l’apertura dell’ufficio postale limitata, ormai da due anni, a soli tre giorni alla settimana (martedì, giovedì e sabato), come avviene in molti altri centri della provincia. Se ciò può essere comprensibile per i piccoli paesi, meno accettabile è che avvenga in un centro importante come Montiglio, che dopo la fusione con Colcavagno e Scandeluzza aveva già subito la chiusura dello sportello di quest’ultimo centro.
Il sindaco Dimitri Tasso, terminata la fase acuta della pandemia, aveva nuovamente richiesto a Poste Italiane la riapertura quotidiana dell’ufficio postale di via Stazione, ma la risposta è stata ancora una volta negativa. Ciò crea non pochi disagi ai cittadini, costretti a lunghe code al freddo (per la pandemia l’ingresso è contingentato) o a doversi recare in paesi vicini come Cocconato, dove l’ufficio è invece aperto tutti i giorni.