Un’alleanza per “narrare il paesaggio”, quella sottoscritta come protocollo d’intesa al Foro Boario nicese dall’Associazione per il patrimonio dei Paesaggi vitivinicoli Langhe Roero e Monferrato, presidente Giovanna Quaglia, e l’Istituto “Nicola Pellati”, dirigente Paola Balza. Complici dell’intesa, Laurana Lajolo con l’Associazione Davide Lajolo, la Città di Nizza Monferrato, assessore all’istruzione Ausilia Quaglia, il Cisa Asti sud e la Fondazione Cesare Pavese.
«Alla quindicesima edizione, il Festival del Paesaggio Agrario guarderà al futuro, favorendo la formazione di narratori del territorio – ha chiarito Laurana Lajolo – I giovani, abituati alla mediazione dei social, possono usarli per trasmettere in modo inedito l’amore per il paesaggio in cui vivono, in un contesto che miri a restituire equilibrio tra uomo e natura». Dalle stesse basi la trasformazione dei terreni grazie ai vigneti, lungo innumerevoli anni, che ha reso possibile il riconoscimento come Patrimonio dell’Umanità. Per Langhe-Roero e Monferrato, e il sud Astigiano nel nostro caso, il periodo è di fermento e nuove modalità per “raccontarsi al mondo” stanno fiorendo (vedasi anche “Landscape Storymovers” del Teatro degli Acerbi).
L’occasione è stata ideale per illustrare i molti progetti didattici del Pellati, già in corso e in grado di dialogare con l’iniziativa oppure in rafforzamento della medesima: da “Mad for Science”, sull’analisi di laboratorio dell’habitat enologico, ai “Narratori di memoria”, con cui ragazze e ragazzi hanno scoperto l’opera e i luoghi degli scrittori Cesare Pavese e Davide Lajolo; e poi “R@dioPellati”, quasi 200 podcast di contenuti su web, il video “La ricetta degli agnolotti di Nizza”, il percorso di fotografia emotiva guidato da Fabienne Vigna, il gemellaggio con l’area del Valdobbiadene per il progetto “Echo” e l’esperienza “Musica e paesaggio”, diretta dai performer Ivana Mannone e Cristian Catto con protagonisti i ragazzi del Centro Diurno del Cisa.
