Scomparso il trasporto pubblico
Una conseguenza indiretta – ma eclatante – del “lockdown” nel sud Astigiano sarebbe al momento la scomparsa totale dei servizi di trasporto pubblico solitamente a carico di Trenitalia e RFI. Lo segnala Giacomo Massimelli, referente del Comitato Strade Ferrate: «Da marzo 2020 la linea ferroviaria Acqui Terme-Nizza Monferrato-Asti è completamente sospesa, non passano treni e nemmeno autobus.
Una evidente anomalia
Questa sospensione costituisce una evidente anomalia rispetto a tutte le altre linee del Piemonte che, anche durante l’emergenza dovuta al COVID-19, sono comunque rimaste nella quasi totalità sempre operative anche se con transito ridotto».
Incertezza sul ripristino
Incertezza totale, in base alle comunicazioni interne, ci sarebbe sul momento del ripristino, possibile per giugno o settembre. Prosegue Massimelli: «La totale interruzione del servizio di trasporto pubblico nei territori del sud Astigiano anche nelle direzioni Asti e Acqui Terme rappresenta un nuovo e gravissimo danno per tutto il nostro territorio, già segnato in passato dalla sospensione dei collegamenti ferroviari verso Alessandria e Alba. La linea Acqui Terme-Asti è un collegamento fondamentale non solo per la mobilità locale ma è essenziale anche per raggiungere Torino e la Liguria per studenti e lavoratori. Chi non ha la disponibilità di un’autovettura è totalmente privato della libertà di muoversi».
Appello ai sindaci del territorio
Il sostanziale ritorno alla normalità, in programma ufficialmente a partire dal 18 maggio in Piemonte, potrebbe secondo il referente non riguardare treni e bus in transito da Nizza: «Come Comitato Strade Ferrate di Nizza inviamo un appello urgente a tutti i Sindaci del territorio, in particolare a quelli delle città di Acqui Terme, Nizza Monferrato e Asti affinché intervengano tempestivamente e con fermezza in tutte le sedi istituzionali».
Fulvio Gatti