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Nizza Monferrato, Orient Express e Vissani alla Fiera di San Carlo

Ospiti d’eccezione della manifestazione dedicata al Tartufo bianco dell’Alto Monferrato

È stata una fiera di San Carlo inedita quella che si è tenuta domenica 2 novembre a Nizza.

Non solo per il fatto che è stata la prima a vedere la “nuova” via Pistone, ora che sono terminati i lavori di allargamento del marciapiede, accogliendo un’ala intera di espositori. Domenica infatti, a palazzo Crova, si è tenuta la prima fiera del tartufo bianco Pregiato dell’Alto Monferrato.

Il progetto nasce nel 2019, quando grazie al supporto dei ricercatori dell’Università del Piemonte Orientale si è riusciti a dare una tracciabilità a questo prodotto d’eccellenza, sulla volontà di 21 Comuni tra Asti e Alessandria. Il sindaco Simone Nosenzo aveva già promesso a inizio anno che si stava studiando un modo per inserire il “nuovo” tartufo bianco in un contesto di movimento, e la fiera di San Carlo ha fatto il suo lavoro egregiamente.

Per l’occasione però, anche considerando gli 800 anni della Città, si è deciso di fare le cose in grande, e per inaugurare la prima fiera ufficiale si è deciso di portare due ospiti d’eccellenza, ovvero l’Orient Express e lo chef Gianfranco Vissani.

Il primo è partito da Roma ed è arrivato a Nizza alle 11 portando 28 turisti di lusso protetti da stretta privacy. Si sa solo la nazionalità: Giappone, Stati Uniti, Australia, Francia, Gran Bretagna, Panama e qualche italiano per un viaggio da almeno 8000 euro. L’arrivo del treno è stato così commentato da primo cittadino ha dichiarato: «Mi sembravano molto contenti e incuriositi di conoscere un territorio rimasto al di fuori dei loro canali: questa è una grande opportunità che ci porterà grandi risultati in futuro».

Ultimo, ma certamente non per importanza, lo showcooking dello chef Vissani, un nome che non ha certamente bisogno di presentazioni.

Vissani, aiutato da Francesco Peretti che lavora con lui da 3 anni, ha preparato davanti al pubblico un disco di burro di tartufo, cachi, soia salsa di peperone arrosto, gobbo e tartufo bianco. Lo chef, noto per il suo affilato senso dell’umorismo, alla domanda su quale fosse il suo pittore preferito, risponde: «Velázquez, anche se Sgarbi mi dice sempre che l’unico problema è che non è italiano».

Un messaggio per un territorio come il nostro, che è storicamente vocato all’enoturismo? «Mantenete questi prodotti, che sono il motore dell’economia italiana» ha risposto lo chef.

Il programma riprenderà sabato 8 novembre al Foro Boario alle 10.15 con la consegna del premio «Il Campanon» e il riconoscimento all’impegno scolastico, mentre domenica 9 novembre l’Auditorium dalle 15.30 farà da cornice ai tradizionali riconoscimenti «N’amis del me pais» e «Nissa ant ël cheûr». A questi si aggiungerà la novità del premio Ottocento, istituito per gli 800 anni della Città, vinto dal santuario Nostra Signora per il riconoscimento Fai.

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