Cerca
Close this search box.
castello costigliole
Attualità
Galleria 
Patrimonio storico e artistico

Oltre 2 milioni di euro dal Ministero della Cultura per completare le opere nel castello di Costigliole

Il corposo contributo di 2.230.000 euro assegnato al Comune per il restauro e risanamento conservativo, allestimento e ampliamento dei percorsi di visita e accessibilità

La notizia è diventata ufficiale con la pubblicazione del decreto: tra i 15 progetti piemontesi finanziati dal Ministero della cultura il castello di Costigliole d’Asti, con il corposo contributo di 2.230.000 euro assegnato al Comune per il restauro e risanamento conservativo, allestimento e ampliamento dei percorsi di visita e accessibilità. Molto nel corso degli anni è stato fatto per far brillare il più prezioso gioiello di Costigliole; ora il maniero si prepara alla completa funzionalità. Nelle sale del castello hanno vissuto personaggi illustri delle nobili famiglie degli Asinari di San Marzano e dei Verasis, quali il marchese Filippo Asinari di San Marzano (1767-1828), pioniere della moderna viticoltura in Piemonte, e la Contessa di Castiglione, la Virginia Oldoini (1837-1899) moglie del conte Francesco Verasis Asinari e inviata dal Cavour, suo cugino, a Parigi alla corte di Napoleone III come agente segreto del Regno. L’imponente castello di Costigliole, successivamente proprietà dei Medici del Vascello e dei Rorà, dai primi del ‘900 è per metà di proprietà comunale (quella che faceva riferimento ai Rorà): è considerato uno dei più affascinanti castelli d’Italia e fra poche settimane si aggiungerà un altro tassello dell’attenzione di Costigliole per il suo castello: si inaugureranno i restauri e la ricollocazione degli specchi originali di quella che è nota proprio come “sala degli specchi”: una delle più belle sale del piano nobile.

«Il lavoro di programmazione è durato anni: occorreva predisporre una variazione delle previsioni urbanistiche dell’immobile e delle sue pertinenze, quali il parco del castello. Il Piano regolatore comunale vigente consentiva solo la destinazione d’uso del maniero a servizi pubblici, soluzione che risultava molto restrittiva in previsione degli obbiettivi futuri che si è posta l’amministrazione comunale – spiega il sindaco di Costigliole d’Asti Enrico Alessandro Cavallero – Si è quindi dato corso alla predisposizione di una variante parziale al PRGC vigente, al fine di prevedere, oltre la destinazione principale a servizi dell’immobile, anche la destinazione turistico ricettiva e la destinazione commerciale quale destinazione secondaria. La “variante” risultava essere lo strumento indispensabile al fine di rendere il nostro castello utilizzabile quale bene identitario per il territorio di fruizione e di valorizzazione culturale, storica ed enogastronomica dell’amministrazione comunale e dei soggetti partner che si andranno a collocare nelle migliaia di metri quadri di spazi a disposizione».

«Abbiamo poi dato corso ai lavori di “recupero” su interventi effettuati in passato e alla gara di appalto per il recupero e funzionalizzazione di tutti i locali attualmente non agibili, finanziati dalla Regione Piemonte attraverso il “Bando per la valorizzazione dei siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale Unesco sul territorio regionale” per un importo complessivo di circa 1.400.000 euro. Ma occorreva ancora uno “sforzo” ulteriore: bisognava predisporre una progettualità con la redazione di un progetto definitivo che mettesse la parola fine a tutti gli interventi: quelli avviati da noi e dalle diverse amministrazioni ed enti che si sono succeduti negli anni – prosegue il primo cittadino costigliolese – Lo abbiamo prima esposto alla Soprintendenza e successivamente al Ministero che ha recepito il progetto totalmente, finanziandolo per l’intero importo». Il progetto è stato seguito presso il Ministero personalmente dal sindaco; «e dopo il recepimento e la condivisione con la Regione, prezioso è stato il lavoro da parte del direttore del Segretariato regionale del MIC per il Piemonte Corrado Azzollini e del soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo Lisa Accurti», in collaborazione con il sindaco e l’amministrazione comunale. Il dialogo con i dirigenti del Ministero e della Soprintendenza regionale è stato già avviato, al fine di dare attuazione al progetto esecutivo, nel pieno rispetto della programmazione dei lavori che dovrebbero concludersi entro fine mandato dell’attuale amministrazione comunale. «Allo stesso tempo siamo al lavoro per l’ottimizzazione di tutti gli spazi esistenti sui quattro piani del maniero, che da tempo sono sede dell’Icif, l’Italian Culinary Institute for Foreigners, e del Consorzio della Barbera d’Asti e dei vini del Monferrato e a disposizione di grandi eventi».

(Foto Billi)

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Edizione digitale