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Passerelle sospese e ponti tra le piante, parco avventura ai giardini pubblici
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Passerelle sospese e ponti tra le piante, parco avventura ai giardini pubblici

Un parco avventura in un giardino pubblico con percorsi acrobatici sospesi ad un’altezza di più di tre metri composti da funi d’acciaio e legno che si inerpicano in armonia su alberi, a basso

Un parco avventura in un giardino pubblico con percorsi acrobatici sospesi ad un’altezza di più di tre metri composti da funi d’acciaio e legno che si inerpicano in armonia su alberi, a basso impatto ambientale. Questa la brillante idea imprenditoriale che da un po’ di tempo frullava nella testa del giovanissimo Alfredo Palazzetti, classe 1994, neo-diplomato al Liceo Classico Alfieri. Genovese di nascita ma astigiano d’adozione, ha da sempre manifestato interesse e predisposizione per le attività fisiche e sportive seguendo corsi di nuoto, sub, tennis, judo, vela, rugby e free-climbing.

Ora l’idea dell’Urban Adventure Park sta diventando realtà: i lavori di montaggio sono cominciati proprio questa settimana e dureranno quattro giorni. Pertanto il Parco Avventura sarà inaugurato entro fine mese nei giardini pubblici del Parco della Resistenza di viale alla Vittoria, dopo il placet del Comune e la positiva collaborazione dello sportello “Creaimpresa” della Provincia di Asti. «Dallo sport e dalla famiglia – spiega Alfredo – ho appreso che i risultati si raggiungono con tanta fatica e dedizione ma guardando in alto. Ancora di più oggi, in contrasto ai quotidiani bollettini su crisi e disoccupazione giovanile, è tempo di usare creatività e cuore per provare a viversi un buon oggi e costruirsi anche un domani».

Con questo spirito nasce dunque il Parco Avventura nel pieno centro città, un modo divertente di promuovere il contatto tra l’uomo e la natura con passaggi, appigli e funi, sfruttando i supporti naturali delle piante su cui vengono sistemate piattaforme in legno collegate da diverse tipologie di giochi come, ad esempio, passerelle sospese, tronchi oscillanti, ponti tibetani percorribili con attrezzature che garantiscono il massimo della sicurezza personale, alla presenza di personale specializzato ed adeguatamente formato. Le piante sono state selezionate ed analizzate a seguito della concessione degli spazi da parte del Comune dalla Seacoop di Torino, società di consulenza in ambito agro-forestale ed ambientale.

Sulla base delle perizie il progetto è stato sviluppato da Verdeverticale, società di Reggio Emilia scelta per dinamicità, innovazione ed esperienza nonché per la particolare attenzione alle problematiche della sicurezza. I percorsi avranno la durata media di poco più di un’ora e un costo del biglietto in proporzione. Si andrà dai 10 euro del fruitore occasionale ai 30 di abbonamento per chi vorrà avventurarsi con maggiore frequenza. Spiega il giovane imprenditore: «Questo è il mio primo parco avventura urbano ma la mia idea è quella di svilupparne almeno altri due nei prossimi mesi in altre città piemontesi come Cuneo, Alba o Alessandria».

Bartolo Gabbio

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