Strana vicenda quella dello scandalo ATC. Intanto registriamo che nonostante lordine del giorno del Consiglio Comunale di Asti e, più banalmente, il comune senso del pudore ne chiedessero le
Strana vicenda quella dello scandalo ATC.
Intanto registriamo che nonostante lordine del giorno del Consiglio Comunale di Asti e, più banalmente, il comune senso del pudore ne chiedessero le dimissioni il Consiglio di Amministrazione dellagenzia rimane al suo posto.
Oggi apprendiamo che è già stata stabilita la data della prima udienza del processo che ha come unico imputato e reo confesso lex direttore Santoro. Pur plaudendo allefficienza della macchina giudiziaria, qualche dubbio si propone. Primo dubbio: come mai si arriva già a processo? Lazione investigativa ha già finito il suo corso? Secondo dubbio: perché dal palazzo di giustizia è trapelato poco o nulla di questo caso? Eppure, solo qualche anno fa, ricordo procuratori e sostituti convocare conferenze stampa per fare il punto su indagini, sentenze di primo grado ecc, con dovizia di particolari. In questo caso solo silenzi. Perché?
Terzo dubbio: Santoro ha subito ammesso di essere colpevole, anzi: lunico colpevole. E possibile che ci fosse questo flusso ininterrotto di denaro per 10 anni e nessun altro sapesse niente? Imputati anche per fatti meno gravi, che poi sono risultati innocenti a sentenza definitiva, nella nostra città sono stati sottoposti a più di un mese di carcerazione preventiva, lui non è mai stato carcerato. Quarto dubbio: per spendere quasi 9 milioni di euro in meno di 10 anni bisogna sostenere un ritmo di oltre 2500 euro al giorno, per 365 giorni allanno e senza neanche santificare le feste! Una persona , per quanto affetta da shopping compulsivo, può fare tutto da sola? Ovviamente si tratta di dubbi di chi conosce le cose solo attraverso gli organi di informazione, ma credo che una vicenda che pesa sulle spalle e sui destini di tanta povera gente meriti maggiore trasparenza. Per questa ragione, a mio modestissimo parere, il cda dellATC, appena saputo della confessione dellex Direttore, avrebbe dovuto avviare liter per la successiva costituzione di parte civile dellEnte e rassegnare contestualmente le dimissioni.
Non ho dubbi sullonestà dei componenti il cda né sulla loro totale estraneità alle ruberie commesse. La responsabilità politica però non centra nulla con quella penale, che richiede di essere dimostrata nelle sedi competenti, né con lonestà personale. Se hai la responsabilità politca della gestione di un Ente pubblico e, pur se a tua totale insaputa, qualcuno nellEnte ruba milioni di euro, o sei quello che lo ha scoperto e denunciato oppure te ne devi andare a casa!
Giovanni Pensabene