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Attualità

Permuta ex immobili Asl: i dubbi della Regione Piemonte

I funzionari della Regione hanno rilevato che non c’era una corrispondenza di valore tra gli immobili oggetto della permuta

Il Comune vuole ottenere l’ex ospedale cedendo l’Enofila

L’amministrazione Rasero si aspettava che l’insediamento della nuova Giunta regionale, guidata da Alberto Cirio, sbloccasse in poche settimane la permuta degli ex immobili Asl per dare finalmente una svolta alla partita sui grandi contenitori vuoti. Invece, non senza perplessità dello stesso sindaco, la questione è tutt’altro che definita e ci vorrà ancora tempo prima che si arrivi a una decisione la quale potrebbe anche non essere quella auspicata dal Comune.

«I dirigenti del settore patrimonio della Regione stanno effettuando le valutazioni del caso perché hanno rilevato che non c’era una corrispondenza di valore tra gli immobili oggetto della permuta – spiega l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi – Per decidere cosa fare si terrà conto delle perizie e ci sarà una valutazione da parte della Giunta. Comunque ci troveremo già la prossima settimana con l’amministrazione di Asti e con l’assessore Marco Gabusi per definire i dettagli».

Una partita da circa 20 milioni di euro

La partita vale circa 20 milioni di euro e il Comune di Asti ha chiesto alla Regione di ottenere l’ex ospedale (valore stimato circa 15 milioni di euro) in cambio dell’Enofila (valore circa 11 milioni) e di 120 alloggi del’ATC che varrebbero circa 7 milioni di euro. Questa l’offerta che risale alla fine del 2018.

Per l’assessore all’urbanistica Marcello Coppo, «l’eventuale blocco delle permuta, in favore di una nuova asta pubblica, sarebbe un’idea malsana anche perché il valore di scambio è congruo, secondo i nostri calcoli, e all’Enofila la Regione potrebbe trasferire l’Archivio storico dell’agricoltura risparmiando circa 1 milione di euro l’anno».

La Regione valuta se sia di suo interesse prendere l’Enofila

Il Comune da tempo chiede di subentrare alla Regione nella proprietà sia dell’ex ospedale sia dell’ex maternità per avviare un confronto diretto con eventuali privati interessati ad acquisire gli immobili, separati, così da dare loro una nuova destinazione.

La permuta viene considerata la via più breve, ma se la Regione dovesse scegliere di rimettere all’asta gli immobili, o se, come gira voce, l’interesse per l’Enofila non è più così prioritario, il rischio è di procrastinare fino alla primavera una qualsiasi decisione sul futuro degli ex immobili e sul loro riutilizzo. «Siamo ottimisti e fiduciosi che il discorso iniziato già da tempo vada avanti e che si arrivi alla permuta – commenta l’assessore Stefania Morra che con Rasero sta seguendo la partita degli ex immobili Asl – Non ci risulta che alla Regione non interessi l’Enofila, ma la prossima settimana ci confronteremo con l’assessore al patrimonio con il quale valuteremo i termini della trattativa».

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Una risposta

  1. Dal sito della Regione Piemonte sezione amministrazione trasparente risulta che l’Ente paga per la locazione degli uffici di p.zza San Martino 40mila euro annui e per l’URP di piazza Alfieri euro 3.910 annui. Il vicesindaco Coppo sostiene che ci possono essere risparmi annui di un milione di euro per la Regione. Ci paiono dati un pò troppo esagerati. In compenso il Comune con le sue partecipate paga 218.000 euro a privati per l’affitto di vari uffici. Forse è meglio iniziare a risparmiare utilizzando l’Enofila quale polo degli uffici amministrativi.

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