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Attualità

Cronache di febbraio: spari in strada
e la dipendente comunale minacciata

Dai furti in abitazione alle “spaccate” nei negozi, dagli scippi in strada alla rapina in banca, fino alla sparatoria in corso Alfieri. La mappa della cronaca del mese di febbraio è

Dai furti in abitazione alle “spaccate” nei negozi, dagli scippi in strada alla rapina in banca, fino alla sparatoria in corso Alfieri. La mappa della cronaca del mese di febbraio è caratterizzata da un ampio numero di quei reati che vengono definiti di tipo predatorio e che sempre più minano la tranquillità dei cittadini. L’episodio più grave la sparatoria avvenuta in corso Alfieri, nel tratto di fronte al parcheggio dell’Università, intorno alle 23,30 di un sabato sera. Un orario in cui può facilmente capitare che si trovino persone a passare in strada: da una parte il parcheggio, dall’altra locali ancora aperti a quell’ora. Fortunatamente nessun passante è rimasto coinvolto (a differenza di un altro episodio che era avvenuto in corso Venezia, quando un uomo era rimasto ferito ad un piede da un proiettile vagante, sparato tra auto in corsa). Ma ferito gravemente un 29enne albanese, raggiunto al torace da almeno tre spari: era sceso dall’auto, su cui viaggiava con altri connazionali e contro le cui auto qualcuno, a piedi, aveva sparato nel passaggio sul corso. Per quell’episodio la polizia ha arrestato due albanesi.

Pochi giorni dopo un altro evento che ha destato un ulteriore senso di insicurezza negli Astigiani: una rapina alla banca IntesaSanpaolo di corso Savona, da parte di due banditi, entrati nell’istituto di credito a mezzogiorno. Hanno sequestrato clienti e impiegati in uno stanzino e si sono fatti consegnare il denaro contenuto nel bancomat. Un bottino sostanzioso, circa 100 mila euro. Poi la fuga, lasciando gli ostaggi bloccati per circa un’ora, fino all’arrivo delle forze dell’ordine e l’iniziativa di un poliziotto che li ha liberati. Nell’obiettivo dei ladri è finita anche l’Aci di Asti: nottetempo i malviventi si sono introdotti nell’ala della sede che si affaccia su via Battisti e hanno rubato la cassaforte.

Diversi furti hanno riguardato attività commerciali: la spaccata notturna al negozio di abbigliamento maschile “Origini” di via Cavour, il furto al magazzino di macchine agricole “Amato” di San Marzanotto, che ha visto i ladri sfondare le vetrate con un furgone e rubare attrezzature per circa 15 mila euro, l’intrusione al centro estetico “Biosal” di viale Corridoni, il furto al ristorante “Pasta e Faseu” del Lungotanaro dei Pescatori (corso Savona), in cui il titolare ha colto sul fatto e fatto arrestare il ladro. Furti anche nei paesi: nelle abitazioni, come le tre case “visitate” a San Marzanotto nella stessa notte, e in negozi, come nel caso della farmacia e dell’alimentari di San Damiano. Anche un tentativo di intrusione ad una stazione di carburanti di Villanova. Sempre in città, invece, è stato rubato un furgone di una ditta di spedizioni: l’addetto si era fermato in corso Matteotti per una consegna e uno sconosciuto ne ha approfittato, mettendosi al volante e scappando con il mezzo, ritrovato poi nel quartiere San Fedele. Presa di mira dai malviventi anche una caffetteria del centro: in piena notte sconosciuti hanno usato la copertura di un tombino di via Crispi per colpire la vetrina di “Madame Cherry” in corso Dante. Il rumore ha allertato i residenti della zona e messo in fuga la banda.

Allarme anche tra le signore che camminano in strada: quattro casi di donne scippate nel giro di appena una settimana e in diverse zone della città. Da viale Partigiani a corso Dante, da corso Ferraris a piazza Campo del Palio. L’ultimo caso, quello in piazza Campo del Palio, ha visto vittima la moglie di un magistrato in servizio ad Asti. Il telefono cellulare della donna, il giorno dopo lo scippo, è stato ritrovato in possesso di un marocchino di 48 anni, domiciliato a Torino, fermato dai carabinieri di Barriera Casale di Torino: un vigilante di un supermercato aveva segnalato ai militari che l’uomo aveva sfilato il portafoglio dalla borsa di una cliente. La successiva verifica lo ha collegato all’episodio di Asti, con il sospetto che potrebbe essere l’autore dello scippo.

E i carabinieri di Villafranca hanno invece sventato un caso di truffa “dello specchietto” ai danni di un anziano del posto. Hanno denunciato un  20enne della provincia di Siracusa, che alla guida di una Fiat Punto, aveva appena fermato l’auto dell’anziano, simulando il danneggiamento dello specchietto e pretendendo 150 euro come risarcimento. Lavoro anche per i vigili del fuoco: tra i loro interventi più impegnativi lo spegnimento del rogo di 300 rotoballe in un campo di Mongardino. L’intervento è durato nove ore.

Dipendente comunale minacciata in ufficio
Il mese di febbraio ha fatto emergere anche un fenomeno crescente che riguarda soprattutto i dipendenti di uffici pubblici, soprattutto quelli destinati alle fasce di popolazione più “sensibili e svantaggiate”. L’episodio riportato dalla cronaca è quello di un cittadino che si è presentato alla segreteria del sindaco chiedendo di poterlo incontrare. Alla risposta della segretaria, che ha riferito come il sindaco in quel momento non fosse presente in ufficio, lui si è arrabbiato e ha estratto un coltello che portava in tasca minacciando la donna. L’intervento di un collega ha scongiurato il peggio e l’uomo si è allontanato ma è stato riconosciuto, qualche giorno dopo, in giro per la città ed è stato denunciato dalla Polizia per minaccia aggravata e violenza privata. Con l’aumento dei casi di cittadini in difficoltà a causa della perdurante crisi economica, gli uffici municipali dedicati alla raccolta e al sostegno di queste persone sono sempre più diffusi. Alcuni uffici, per tutelare l’incolumità dei dipendenti, hanno già adottato delle elementari barriere di sicurezza mentre ad ogni occasione di tensione viene richiesto l’intervento dei vigili urbani per ripristinare le condizioni per lavorare in sicurezza. I sindacati, dal canto loro, hanno sottolineato la pericolosità del ruolo di alcuni dipendenti pubblici rispetto ad altri. Una delle ipotesi sul tavolo è quella di garantire la presenza fissa di un vigile urbano negli uffici più a rischio.

Marta Martiner Testa

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