“Il nostro obiettivo è quello di garantire il rispetto della nostra Costituzione e delle nostre Leggi. Noi colloquiamo giornalmente con molte comunità, ma abbiamo problemi solo con gli islamici e i rom”
“Il nostro obiettivo è quello di garantire il rispetto della nostra Costituzione e delle nostre Leggi. Noi colloquiamo giornalmente con molte comunità, ma abbiamo problemi solo con gli islamici e i rom”.
Con queste parole Otello Belli, segretario regionale del “Partito Antiislamico” ha raccontato in sintesi quali sono gli obiettivi del movimento politico che mercoledì scorso, in occasione del mercato, si è presentato al pubblico tramite una bancarella informativa sistemata sotto i portici Anfossi.
“Siamo stati contattati da molte persone – ha continuato Otello Belli – che hanno dimostrato un notevole interesse per i nostri obiettivi. Ci hanno chiesto il significato di questo partito e come intendiamo muoverci. Devo dire che ha suscitato più interesse ad Asti che a Torino, dove ci siamo presentati qualche giorno fa”. Secondo quanto dichiarato dal segretario regionale del partito, loro non sarebbero contro l’Islam, ma contro la possibilità che il mondo islamico cerchi di modificare le nostre leggi, attraverso l’istituzione di Banche Islamiche, la certificazione dell’Halal Italy per le aziende italiane e magari l’ingresso in Parlamento.
“Io ho assistito alla Costituente di Torino e poi di Milano del mondo islamico – ha concluso il segretario regionale del partito – e devo dire che il rischio che si organizzino per entrare un domani in Parlamento è concreto. Per questo noi vogliamo tutelare le nostre leggi e la nostra Costituzione”.
E’ chiaro che il partito cominci a dare fastidio al mondo islamico e solo qualche giorno fa nella stazione di Porta Nuova è stato trovato uno zaino contenente proiettili, bottiglie di alcol con la fotografia di Alessandro Meluzzi, presidente nazionale onorario e di Stefano Cassinelli, segretario nazionale. Questo è stato interpretato come un monito e le abitazioni dei due esponenti di spicco del partito sono state messe sotto sorveglianza.
f.d.