Domani, dalle 8 alle 20, anche nell’Astigiano si svolgeranno le Primarie del Partito Democratico che decideranno chi sarà il nuovo segretario nazionale tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. Ad Asti i seggi saranno aperti nella sede del partito in corso Casale 162, al Circolo Nosenzo di via Corridoni, nella sede della Cgil di piazza Marconi e nella sede della Banca del Dono di piazza Roma.
In provincia i seggi delle Primarie saranno allestiti nella sede del Pd a Canelli (via Massimo d’Azeglio), al teatro comunale di Costigliole (via Roma sotto i portici del municipio), nella sede del partito a Nizza (via Gioberti), nel municipio di Castelnuovo Don Bosco, nel municipio di Portacomaro, nei locali dell’ex biblioteca di San Damiano (via Roma angolo piazza Libertà) e a Palazzo Richetta di Villanova.
Il confronto Bonaccini/Schlein è diventato anche un curioso “caso di famiglia” in casa Vercelli. Il consigliere comunale del Pd Roberto Vercelli ha deciso di sostenere Stefano Bonaccini, mentre suo fratello Piero Vercelli, ex assessore comunale durante la Giunta Brignolo e da sempre impegnato nel sociale, ha scelto di votare per Elly Schlein.
Non è la prima volta che i due fratelli si trovano divisi su scelte politiche, ma in questo caso la visione del futuro Pd viaggia su due strade differenti.
«Ho scelto di sostenere la candidatura di Stefano Bonaccini che reputo un uomo capace, concreto, moderato, popolare e soprattutto solido. – sostiene Roberto Vercelli – Un uomo capace di unire senza arroganza e senza la smania di prevalere, doti che possono favorire la pluralità all’interno del Pd».
Di diverso avviso Piero Vercelli che fa sue le motivazioni del documento pro Schlein: «La vittoria di Elly Schlein alle Primarie potrebbe essere un segnale importante, per spostare l’asse, il fuoco dell’agire politico di un partito su una visione moderna, ecologica, con al centro i diritti sociali. Ed è un appuntamento storico. Per la prima volta c’è la possibilità di dare spazio a politiche che sono quelle portate avanti dai movimenti e dai soggetti politici che si occupano di ecologia, lavoro, diritti. Insomma per la prima volta possiamo invertire la rotta e riportare il partito più importante del centro sinistra ad essere vicino alle persone, alle loro istanze a tornare ad essere veramente progressista».
E ancora: «Elly Schlein ha deciso di condurre una battaglia per cambiare il Pd, le va dato atto del coraggio e di aver portato molti dei punti che per me sono priorità nel dibattito e ora può renderle prioritarie se vince. Credo che interessi a tutti noi uno spostamento del Pd verso politiche veramente socialdemocratiche, laburiste, vicino alle persone, al popolo e moderne rispetto a ecologia, parità di genere».