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Montechiaro Municipio
Attualità

Primo caso Covid nel centro di accoglienza profughi a Montechiaro

Tutta la struttura è stata posta in quarantena dall’Asl

Isolato dai compagni non ha sintomi gravi

È di ieri sera la notizia della positività di un ospite del centro di accoglienza per richiedenti asilo politico di Regione Reale a Montechiaro. Il ragazzo che ha contratto il Coronavirus ha accusato i primi sintomi il 6 maggio. Dopo il ricovero all’ospedale di Asti per il tampone è stato isolato all’interno della struttura di Montechiaro. Il ragazzo non è grave e ha sintomi lievi. «All’interno della struttura – fa sapere il sindaco Paolo Luzi – vivono altre 20 persone ed è evidente la possibilità di contagio tra i compagni del ragazzo risultato positivo, immediata però la risposta dell’Asl che ha posto in quarantena tutti gli ospiti del centro di accoglienza. Presidente e direttrice del centro insieme al medico curante mi hanno prontamente informato della positività del ragazzo e subito ho chiesto un confronto con Asl e Prefetto per sapere quali provvedimenti intendevano adottare anche a fronte delle difficoltà linguistiche». Con l’ordinanza dell’Asl del 7 maggio l’ospite positivo è stato separato dai compagni in una stanza con bagno e tutto il centro di accoglienza è stato isolato. Ai ragazzi ospiti sono state ricordate tutte le misure igienico sanitarie da rispettare così come il divieto a lasciare la struttura.

Primi guariti tra gli anziani della casa di riposo

Buone notizie arrivano invece dalla casa di riposo con i primi esiti negativi dei tamponi effettuati a pazienti malati. «Nelle prossime ore pubblicherò i dati aggiornati – fa sapere il sindaco Luzi in un videomessaggio sui social – ma posso anticipare che alcuni anziani ospiti ricoverati per Coronavirus in ospedale sono guariti. Una notizia che mi fa essere cautamente positivo sulla situazione Covid a Montechiaro. Questo però non significa che possiamo allentare l’attenzione: continuiamo a mantenere le distanze, a usare le mascherine e a evitare assembramenti».

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