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“Questo non è amore”, esperienze a confronto con la Questura di Asti e l’Assessorato alle politiche sociali

Personale della Divisione Anticrimine della polizia ha consegnato all’assessore Cotto e alla dottoressa Gai l’edizione 2021 della brochure realizzata dalla Polizia di Stato contro la violenza di genere

Nella mattinata di giovedì, presso l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Asti, Sara Satragni, Flavio Accornero e Gianni Faletti della Divisione anticrimine, sezione misure di prevenzione vittime vulnerabili e minori, della Questura cittadina, hanno consegnato all’assessore Mariangela Cotto e alla Responsabile del Servizio Famiglia, Minori, Adulti e Segretariato Sociale Cristina Gai, l’edizione 2021 della brochure “Questo non è amore”, realizzata dal Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato.

Nel quadro della campagna permanente della Polizia di Stato contro la violenza di genere, è stato richiesto agli operatori dei Servizi Sociali di poter contribuire alla diffusione dell’opuscolo attraverso i propri sportelli e durante i propri incontri formativi. Ma l’incontro è stato anche occasione di confronto e di scambio sulla complessità del lavoro con le vittime, in particolare sul progetto “Umano” (programma trattamentale per la presa in carico degli uomini autori di violenza) portato avanti dal Comune con capofila CRI Asti. «La consapevolezza che il lavoro di presa in carico degli autori è la migliore azione strategica che si possa scegliere per sconfiggere la violenza contro le donne – commenta la dottoressa Cristina Gai – richiede un’importante inversione culturale che presuppone tempo e lavoro costante sinergico e integrato di tutte le istituzioni pubbliche e non, che lavorano sul tema della violenza. E la prevenzione, proprio nella fase di ammonimento del Questore attraverso l’adesione al programma “Umano” potrebbe essere un’azione da proporre agli uomini come primo passo verso il contenimento della violenza».

«La collaborazione di due istituzioni come la Croce Rossa di Asti con il suo centro antiviolenza e il Comune – dichiarano il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore Mariangela Cotto – ognuno con il proprio mandato, è un messaggio di capacità di lettura dei problemi sociali e di volontà di affrontarli con più strategie di metodo».

(Nella foto da sinistra Gianni Faletti, Sara Satragni, Flavio Accornero, Mariangela Cotto, Cristina Gai)

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