Un primo incontro col prefetto è già stato fatto e anche una diffida, ma per il Movimento 5 Stelle sarà venerdì il primo momento ufficiale nel quale contesterà al sindaco Maurizio Rasero la presunta incompatibilità del suo ruolo politico con quello di vice presidente della Cassa di Risparmio di Asti
Un primo incontro col prefetto è già stato fatto e anche una diffida, ma per il Movimento 5 Stelle sarà venerdì il primo momento ufficiale nel quale contesterà al sindaco Maurizio Rasero la presunta incompatibilità del suo ruolo politico con quello di vice presidente della Cassa di Risparmio di Asti. Una contestazione formale spiegata in conferenza stampa dai consiglieri Massimo Cerruti, Giorgio Spata, Alessia Sapuppo, dal deputato Paolo Romano e dall’avvocato Alberto Pasta, già protagonista della battaglia legale contro l’ex sindaco Brignolo culminata con la sua decadenza da presidente della Provincia, prima, e con la sua fuoriuscita dal CdA della stessa banca, dopo.
«Siamo contrari alla sovrapposizione tra politica e banca – ha spiegato Cerruti – e se l’abbiamo contestata a Brignolo, in questo caso siamo addirittura davanti al vice presidente della Cassa. Non siamo disponibili a parlare e confrontarci su altri argomenti fino a quando questa situazione non verrà sanata». Il prefetto ha già avuto modo di ascoltare i rappresentanti del M5S, ma come spiegato dall’avvocato Alberto Pasta esistono due modi per procedere. «Nel Consiglio comunale di venerdì gli eletti del M5S contesteranno a Rasero la questione di eleggibilità e lui avrà dieci giorni di tempo per eliminare la causa dell’incompatibilità. Entro i successivi dieci giorni il Consiglio delibererà di farlo scegliere, e dopo altri dieci giorni, se non darà una risposta, potrà essere dichiarato decaduto». C’è poi la via giudiziaria, quella seguita dai pentastellati nell’incompatibilità dell’ex sindaco Brignolo alla guida della Provincia.
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Riccardo Santagati