Cerca
Close this search box.
<img src="https://lanuovaprovincia.it/wp-content/uploads/elementor/thumbs/redditi-degli-amministratoribroperazione-trasparenza-ma-non-troppo-56e46ac9b01b31-nkjskbw1l17lp9qkfc2ir7bmxrnx5sq6yumx254juw.jpg" title="Redditi degli amministratori:
operazione trasparenza, ma non troppo" alt="Redditi degli amministratori:operazione trasparenza, ma non troppo" loading="lazy" />
Attualità

Redditi degli amministratori:
operazione trasparenza, ma non troppo

Nel sito comunale non sono state indicate diverse informazioni. Critico l'assessore competente Pasta: Pasta: «Fatta così non mi piace. Mi impegno affinché in tempi brevi possa essere integrata»

Per essere un’operazione volta alla trasparenza non si può dire che sia perfettamente riuscita. Gli astigiani che attendevano di conoscere la situazione patrimoniale di assessori e consiglieri comunali rimarranno probabilmente delusi collegandosi al sito internet del Comune e quindi all’Albo Pretorio dove, per 15 giorni, è possibile leggere i dettagli delle singole dichiarazioni depositate dagli interessati (redditi imponibili relativi al 2011). L’operazione trasparenza, prevista anche dalla legge, è simile a quella già fatta in Regione tramite l’anagrafe degli eletti ma, diversamente da questa, per i consiglieri e assessori cittadini non è possibile sapere in quale comune si trovino eventuali terreni o fabbricati di proprietà, quale siano le loro automobili, in quali società abbiano dei ruoli, quante partecipazioni azionarie abbiano e dove. Una pubblicazione dei redditi e dello stato patrimoniale che non è piaciuta all’assessore alla Trasparenza Alberto Pasta pronto ad intervenire sul caso.

«La pubblicazione dei redditi fatta così non mi soddisfa per niente – commenta – Mi impegno affinché in tempi rapidissimi siano pubblicati i dati riferiti al 2012, con i dettagli sulle partecipazioni in società». Pasta ricorda che la legge vigente non obbliga i consiglieri comunali a rendere note in rete tutte le informazioni sullo stato patrimoniale fin nei minimi dettagli e che non è possibile sanzionare chi non fornisce queste notizie. «Come Giunta avevamo previsto sanzioni da 2.000 a 4.000 euro – aggiunge l’assessore – ma questa parte della legge è stata abrogata. Ora con gli uffici cercheremo di trovare il modo, sempre nel rispetto della normativa, di pubblicare le dichiarazioni dei redditi più aggiornate possibili e di inserire i dettagli sulle quote azionarie. Vedremo se sarà possibile farlo con una nostra modulistica interna».

L’assessore Pasta parla a ragion veduta essendo stato l’unico candidato astigiano alle scorse elezioni politiche ad aver ottenuto dall’associazione Libera Asti il "braccialetto bianco", dato ai candidati che hanno fatto della trasparenza uno dei punti chiave del proprio programma e del proprio agire rispetto agli elettori. L’assessore ci fornisce via mail copia del proprio Modello Unico 2012 con tutti i dettagli che non vengono riportati nella pubblicazione sul sito del Comune. Ma per un assessore che non trova nulla di strano a rendere noto il proprio stato patrimoniale c’è anche chi non è d’accordo a tutta questa pubblicità. «Noi siamo eletti e legittimati dai cittadini e al massimo sono i nostri elettori che posso venire a chiederci informazioni sui nostri redditi. Non sono d’accordo con questa gogna mediatica da caccia alle streghe, posto che non mi devo vergognare della mia dichiarazione» commenta il consigliere Marcello Coppo (Fratelli d’Italia) che ha denunciato 171 mila euro di cui, tiene a sottolineare, «solo 2.000, circa, dovuti ai gettoni di presenza in Consiglio comunale».

Riccardo Santagati
Twitter: @riccardosantaga

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale
Precedente
Successivo