Uniti si può interroga il sindaco di Asti sul futuro cantiere Jona
Un’interrogazione urgente di tre pagine, sui lavori straordinari che coinvolgeranno, in futuro, la scuola media Jona, è stata depositata dal gruppo consiliare di minoranza di Uniti si Può. I consiglieri Beppe Passarino e Michele Anselmo intervengono su uno dei più importanti progetti di edilizia scolastica che il Comune intende realizzare dopo la fine dell’attuale anno, l’abbattimento e ricostruzione della scuola Jona, e lo fanno sollevando diverse perplessità sul possibile progetto esecutivo che dopo alcune ipotesi, poi scartate, prevede di mantenere nell’edificio, durante i lavori, 12 classi e trasferirne 9 in una sede temporanea.
Passarino e Anselmo chiedono al sindaco come sia stato possibile che le soluzioni ritenute fattibili in fase di bando siano poi state ritenute non idonee. In particolare i consigliere di minoranza ricordano l’ipotesi di ricollocare gli alunni nella succursale dell’Istituto Monti (ex scuola Gatti) «chiusa per inagibilità dei locali e oggetto di lavori di ristrutturazione a cura della Provincia», ma anche la soluzione «di noleggio o acquisto di scuole prefabbricate» anche se, continuano i consiglieri, «l’amministrazione sapeva già che era una soluzione impercorribile per i costi».
«Sembra di essere tornati alla pratica del nuovo Palasport»
Passarino e Anselmo puntano dritto alla questione: «Sembra di essere tornati alla pratica del nuovo Palasport – scrivono nell’interrogazione – per cui si rincorrono dei finanziamenti predisposti continuando a modificare il progetto a suo tempo approvato e con tempi a dir poco biblici».
Nel documento ci sono diverse considerazioni dei due consiglieri, uno geometra l’altro architetto, di carattere tecnico e amministrativo, fino ad un suggerimento che lanciano in chiusura dell’interrogazione: «E’ stato chiesto all’Asl di Asti di concedere l’ex Maternità, pur mantenendone la proprietà, come avviene con la convenzione tra ATC e Comune per alcuni spazi del Michelerio, quale sede temporanea per le varie realtà scolastiche che con tempi diversi dovranno trovare soluzioni di sedi provvisorie per i vari lavori da realizzarsi?»
Passarino e Anselmo ricordando, in particolare, la scuola Rio Crosio e la sede distaccata del Monti che attualmente utilizza locali privati «con oneri di affitto – concludono – non indifferenti. Tale proposta di soluzione viene avanzata tenuto conto, come il sindaco ben conosce, che esistono soggetti privati disponibili ad assumersi oneri di ristrutturazione in cambio di un affitto annuo da corrispondersi a garanzia dei costi assunti».
In ogni caso Uniti si Può si dichiara disponibile a sostenere coloro che «con competenza e desiderio di voler fare il bene della collettività astigiana sono pronti a fare proposte, come alcuni ordini professionali che in questi anni hanno dimostrato interesse per soluzioni urbane sostenibili e in grado di interagire anche con il territorio».