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All'uscita dall'Enofila si creano assembramenti lungo il marciapiede
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Edilizia scolastica

Rizzo e Trombetta: «All’Enofila di Asti si creino 4 campi da gioco per lo sport e una scuola»

Se il progetto fosse finanziato dal Recovery Plan, la città si doterebbe facilmente di un nuovo polo sportivo e scolastico

L’Enofila potrebbe diventare un polo scolastico e sportivo permanente. Cambia ancora il futuro del contenitore di corso Felice Cavallotti che, recuperato grazie ai fondi (11 milioni di euro) per le opere di accompagnamento alle Olimpiadi di Torino 2006, si è trasformato in una spina nel fianco per molte amministrazioni. L’ultima idea, lanciata dall’attuale amministrazione comunale, era stata quella di fare una permuta con la Regione dandole l’Enofila in cambio dell’ex ospedale. Idea di cui l’amministrazione Cirio non ha mai dimostrato entusiasmo. Ora si cambia strategia grazie ad una scheda del Recovery Plan e alla proposta di due consiglieri di maggioranza, l’avvocato Gianni Trombetta e Walter Rizzo, quest’ultimo insegnate di motoria e presidente del Consiglio comunale.

Oggi l’Enofila, con un investimento da 400.000 euro sostenuto dal Comune, è diventata un polo scolastico temporaneo (ospita numerosi classi della Jona, plesso in via di ristrutturazione) e continuerà ad esserlo anche il prossimo anno. L’idea quindi è semplice: perché non trasformare il complesso in un vero campus scolastico/sportivo realizzando al piano superiore 3 o 4 campi da gioco indipendenti, tali da poter garantire alle classi e alle associazioni sportive un luogo dove poter svolgere le attività tutto il giorno? Con una spesa stimata di 600.000 euro si realizzerebbe la riconversione del primo piano e l’Enofila, in futuro, potrebbe diventare la sede permanente di una delle tante scuole di Asti in cerca di nuovi spazi.

«Una delle primarie esigenze di cui la nostra città abbisogna, – spiegano Trombetta e Rizzo – è sicuramente quella di dotare gli istituti scolastici di idonee strutture, al fine di svolgere l’attività agonistica come, del resto, prevede il Miur. In questo ambito, da mesi, abbiamo attentamente esaminato l’attuale situazione, evidenziando carenze che, inevitabilmente, vanno a ricadere sulla impossibilità di svolgere una tempestiva ed adeguata preparazione per gli studenti. Parlare di “nuove palestre”, vuol dire che la realizzazione non può trovare soluzione in tempi brevi e ragionevoli. Allora ci siamo orientati nel voler prospettare una soluzione che possa avere concretezza e altrettanta facile fattibilità».

Rizzo e Trombetta, che da pochi giorni è diventato anche presidente della commissione sport, hanno identificato nell’Enofila il polo più adeguato. «Riteniamo che l’attuale complesso possa, anche nell’immediato futuro, essere destinato al prosieguo dell’attività scolastica, visti gli ingenti interventi eseguiti, e che la realizzazione delle palestre, non solo sia da ritenersi consona per l’utilizzo della scuola, ma preveda anche un utilizzo da parte delle società sportive».

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