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Santo Stefano Belbo: tra arte e cultura il museo diffuso riparte dall’estate

Sinergia tra enti pubblici e associazioni a Camo, dove il Museo a Cielo Aperto riprende l’attività

Il borgo di Camo come “museo diffuso”, sede di eventi e cultura a partire da quest’estate: è questo il progetto (Ri)Costruzioni, promosso dall’ente Museo a Cielo Aperto con il Comune di S. Stefano Belbo e la Fondazione Cesare Pavese, come rilancio dopo il periodo di inevitabile rallentamento delle attività. Si parte dalle nuove installazioni per gli artisti Domenico De Maio, Severino Magri, Alberto Gambale, per proseguire con le nuove acquisizioni a firma Gianni Gianasso, Giacomo Rossi e Domenico di Caterino, e poi gli interventi di street art di Laurina Paperina, Seacreative, Mohamed l’Ghacham, Davide Fasolo e le residenze artistiche targate Severino Magri e Anne Sophie Herin.

Spiega il consigliere di riferimento, Claudio Lorenzoni: «In questi ultimi anni le residenze artistiche del Museo di Camo hanno avuto come base l’idea di sfidare la consueta percezione del fare arte, integrandola nella vita quotidiana attraverso scenari non convenzionali. La residenza è stata concepita come un rigenerante luogo d’incontro interculturale, di scambio sociale, d’integrazione territoriale. Ci siamo proposti di incoraggiare gli artisti nel prestare attenzione all’ambiente antropico e naturale, trovando eventualmente nuove forme di interazione tra arte, territorio e società».

La giornata di presentazione con le autorità ha visto inoltre svolgersi vari eventi tra cultura e natura. Partner essenziale, Associ&Rete, collettivo di professionisti operanti nel settore del nonprofit, di cui è presidente Anna Rovera: «Qui a Camo inauguriamo il circuito innovativo che ha per protagoniste la lettura, le Langhe e il Roero, proponendosi di incrementare l’offerta culturale a partire dai paesi sotto i 3 mila abitanti, allargando la presenza delle biblioteche civiche oltre i confini degli spazi dove tradizionalmente esse rendono il proprio servizio. Le biblioteche in rete si aprono così al dialogo con il territorio, per raggiungere fasce di potenziali lettori che non le utilizzano o non le conoscono (in particolare, le famiglie con bambini) e per promuovere momenti di partecipazione e di confronto culturale, in luoghi abitualmente frequentati, come, in questo caso, lo splendido scenario del Museo a Cielo Aperto di Camo».

Soddisfazione da parte del sindaco santostefanese Laura Capra: «È un piacere, dopo i lunghi e difficili mesi della fase acuta della pandemia, poter tornare gradualmente alla normalità, con eventi e momenti di incontro sul territorio. Siamo felici di poter ospitare appuntamenti il cui obiettivo è quello di promuovere la cultura, in ogni sua forma: proprio in questa direzione va il piano di sviluppo ‘Un paese ci vuole’, al quale la nostra amministrazione sta lavorando, che verrà lanciato a settembre. Il filo conduttore del progetto è la cultura, intesa come occasione di scambio, di incontro, di crescita, di contaminazione, dal punto di vista architettonico, urbanistico, turistico e produttivo».

Nella foto: autorità, associazioni e artisti riuniti per l’apertura di stagione.

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