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Attualità

Una app per i sindaci
dagli studenti dell’Artom

Come da tradizione, con l'avvio delle vacanze estive alcuni allievi degli istituti superiori Artom e Giobert sono ospiti degli uffici del Sistema informativo e statistica dell'Amministrazione

Come da tradizione, con l'avvio delle vacanze estive alcuni allievi degli istituti superiori Artom e Giobert sono ospiti degli uffici del Sistema informativo e statistica dell'Amministrazione provinciale. «Quest'anno il gruppo è particolarmente numeroso ? dichiara il responsabile Pasquale Volontà, coordinatore delle attività degli allievi ? in quanto gli stage sono concomitanti, per l'istituto Artom, con il progetto "Un Comune @mico"». Nello specifico, gli allievi della sezione informatica Fabio Monticone, Giovanni Murzi, Leonardo Olivero sono impegnati al Centro per l'Impiego nella realizzazione di software per la comunicazione con i disoccupati e nell'assistenza informatica ai laboratori in corso. Al loro fianco, Veronica Viarengo e Fabio Nebbia sono impegnati nella realizzazione di una app di comunicazione tra i sindaci e cittadini (sul modello della nota WhatsApp) mentre Enrico Ghiani opera nell'assistenza sistemistica alle postazioni di lavoro.

Gli studenti del Giobert – Teresa Cervantes Palomino, Nicolas D'Angelo e David Rogolino – stanno facendo esperienza di utilizzo di Open Data e Big Data con l'analisi della spesa degli Enti locali astigiani pubblicata nei portali trasparenza dei singoli Enti. Il lavoro finale sarà un'apposita relazione sulla tipologia di spesa, i costi procapite ed altri indicatori, partendo dai dati pubblicati sui siti internet. Teresa Cervantes Palomino, poi, sarà anche la prima stagista ad operare con sperimentazioni di telelavoro da casa. «Diamo volentieri a questi allievi ?- afferma Vincenzo Calvo, consigliere provinciale delegato ai Servizi informatici -? l'opportunità di provare in campo le proprie competenze sviluppando nuovi prodotti che potranno servire nel proseguimento degli studi e nel mondo del lavoro. E' anche l'occasione per acquisire esperienza lavorativa concreta e sviluppare concetti di cittadinanza partecipata all'interno di un Ente pubblico».

«I prodotti realizzati dai ragazzi -? conclude il vice presidente reggente della Provincia, Marco Gabusi -? sono immediatamente utilizzati dall'Amministrazione ed opportunamente documentati, oltre che utilizzabili da altri Enti pubblici come nel caso della app di comunicazione».

e.f.

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