Dopo la pausa forzata dettata dall’emergenza sanitaria, le porte del Parlamento europeo sono state nuovamente aperte al pubblico. A varcare l’ngresso nei giorni scorsi anche gli studenti delle classi quarte e quinte dell’indirizzo socio-economico del Liceo Monti, accompagnati dalle insegnanti Lidia Pizzotti, Maria Laura Strambio, Gaia Gemelli e dalla vicepreside Germana Pozzo.
Ospitati dalla capo delegazione in Europa del Movimento 5 Stelle, Tiziana Beghin, i ragazzi hanno avuto la possibilità di assistere in platea ai lavori della seduta plenaria, seguire una breve lezione sulla storia e sul ruolo dell’Unione europea e confrontarsi con l’eurodeputata su diverse tematiche.
Le parole dell’europarlamentare
«Dopo due anni terribili – dice l’europarlamentare Tiziana Beghin – sono molto contenta di ospitare a Strasburgo i ragazzi del liceo Monti. I giovani sono il futuro della nostra società e coloro a cui pensiamo durante il nostro lavoro, ed è quindi fondamentale conoscere la loro opinione e mostrare loro, in concreto, il funzionamento della “macchina europea”. Si tratta – continua Beghin – di una possibilità che intendo offrire anche ad altri istituti scolastici, e non solo, perché ancora oggi si percepisce una certa distanza tra la politica europea e la nostra quotidianità, quando invece le decisioni prese a Strasburgo e a Bruxelles incidono fortemente sulle nostre vite».
I commenti
Gli studenti sono rimasti entusiasti di questa esperienza, come raccontano due ragazzi di quinta: «La giornata al Parlamento europeo – dice Roxana – è stata molto interessante: oltre a delucidarci sui vari ruoli e funzionamenti, la deputata ci ha fatto comprendere quanto nel mondo globale in cui viviamo siano fondamentali le istituzioni comunitarie». Sulla stessa lunghezza d’onda è il commento di Nicolò: «Per me è stato importante passare dalla teoria alla “pratica”, perché studiando sui libri si apprendono molti concetti, ma non si riesce a cogliere fino in fondo l’essenza delle cose: vedendolo con i miei occhi ho capito davvero in cosa consiste il lavoro del Parlamento europeo».
Soddisfatte anche le insegnanti che hanno accompagnato le due classi: «È stata – dice la vicepreside Germana Pozzo – un’esperienza molto formativa per i ragazzi, che hanno avuto l’opportunità di vedere dal vivo i meccanismi di un’istituzione che molto spesso sentiamo criticata e lontana, ma che invece dovrebbe essere l’istituzione di riferimento, soprattutto per i giovani».