Il Decreto 112 firmato dal presidente Cirio analizza nel dettaglio i motivi che fanno preoccupare e il costante aumento dei contagi
Leggendo il Decreto 112 del 20 ottobre scorso, firmato dal presidente del Piemonte Cirio e inerente i contagi da Coronavirus nelle scuole superiori, emergono alcune notizie che danno l’idea delle preoccupazioni legate alla diffusione del virus.
“Dal monitoraggio della Regione Piemonte, – è scritto nel Decreto – risulta un incremento dell’andamento dei contagi nelle Istituzioni Scolastiche e che, segnatamente, dal 20 settembre al 19 ottobre, sono stati riscontrati 1.155 casi di studenti con positività al virus SARS-CoV-2, con una crescita costante ed allarmante, posto che il giorno mercoledì 14 ottobre sono stati individuati 138 studenti positivi, giovedì 15 ottobre 108, venerdì 16 ottobre 122, sabato 17 ottobre 147, domenica 18 ottobre 91, lunedì 19 ottobre 80 e martedì 20 ottobre 190”.
“Quanto sopra – continua il Decreto – evidenzia una crescita costante dei casi di positività al virus e che, segnatamente, per quanto concerne le Istituzioni Scolastiche Secondarie di Secondo Grado, vi è una percentuale del 12,96% degli studenti riscontrati positivi e che questi sono comunque oltre la metà dei positivi della popolazione studentesca (553)”. Si sottolinea anche che “la popolazione studentesca delle Istituzioni Scolastiche Secondarie di Secondo Grado sul territorio piemontese ammonta a 176.915 unità, dato che, letto congiuntamente a quelli di cui al punto precedente, evidenzia una situazione critica e di particolare rischio a livello territoriale, in quanto la mobilità connessa allo svolgimento delle lezioni si riverbera sul trasporto pubblico, e impone di porre limitazioni agli spostamenti connessi alla frequenza delle lezioni”.
Evitare quanto possibile assembramenti
Cirio ha voluto prendere una decisione inevitabile per iniziare a diminuire non solo la presenza degli alunni in classe in alcuni giorni della settimana, ma anche la congestione dei mezzi di trasporto che sono, secondo i virologi, tra i luoghi dove c’è più possibilità di contrarre il Coronavirus.
Nel Decreto si fa anche presente che “la trasmissione locale del virus, diffusa su tutto il territorio nazionale, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti soprattutto segnalati in ambito domiciliare/familiare e che rimane fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento ormai chiaro e più rapido della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali lavaggio delle mani, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico”. Ma si fa anche appello alla popolazione “di evitare quanto più possibile eventi ed iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati, ricordando che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi al fine di limitare il rischio di trasmissione per evitare un ulteriore e più rapido peggioramento dell’epidemia”.
Riccardo Santagati