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Attualità
Creazioni artistiche in collina

Tra le vigne Unesco i fossili diventano opere d’arte

Un circuito di installazioni tra Penango, Grazzano Badoglio e Casorzo realizzate dall’artista Giorgia Sanlorenzo

Quando l’arte si lega al turismo, è l’idea che ha spinto la giovane artista Giorgia Sanlorenzo a installare le sue creazioni tra le colline Unesco del Monferrato. Il suo progetto “Terremerse” mira alla formazione di un circuito di installazioni scultoree contestualizzate nel territorio paesaggistico, opere parlanti della storia e dei valori di quel luogo. A oggi le opere sono state collocate nelle colline di Penango, Grazzano Badoglio e Casorzo, paese di residenza di Sanlorenzo: «Ho scelto come materiale il ferro, trasformato attraverso varie lavorazioni, per creare un notevole distacco dalla natura che lo circonda. Attraverso i trattamenti di falso arruggimento e ossidazione, la scultura deve cercare di tornare a far parte in maniera viva di quel territorio».

“Terremerse”: fare rivivere gli antichi abitanti marini del Monferrato

Il progetto nasce dall’amore e dalla passione della giovane artista verso la sua terra d’origine con la scoperta del suo antico passato: «Le nostre colline un tempo erano sommerse dal mare. Questo territorio, infatti, vanta una lunga ed interessante storia geologica. Vallate e boschi, filari e vigneti celano in realtà un ricco patrimonio di conchiglie e molluschi fossili; un meraviglioso tuffo nella storia per risalire al presente». Proprio da ciò è nato il progetto: «Voglio far rivivere quegli antichi abitanti marini nel loro luogo d’origine – spiega Sanlorenzo – facendoli nuotare come vecchi spiriti nelle loro colline».

I fossili in mezzo a vigne e filari

Non è un caso che il posto privilegiato per le installazioni sia in mezzo ai filari: «Ho deciso di installare le mie sculture nelle vigne – dice l’artista – non solo per il loro movimento ondulatorio che ricorda il mare, ma anche per rimarcare come quest’ultimo, rappresentato da pesci, conchiglie e balene, abbia influenzato e influenzi questa terra e i suoi vigneti». Le sculture rappresentano pesci, fossili, conchiglie che un tempo nuotavano nel mare del Monferrato e che oggi sono tornate, anzi riemerse.

Dalla tesi a un progetto di sviluppo territoriale

Giorgia Sanlorenzo proprio ieri si è laureata a pieni voti (110 con lode) all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, discutendo il suo progetto: «La mia speranza è che la tesi serva da apertura e da inizio per ‘Terremerse’. Quest’idea deve crescere e svilupparsi ulteriormente, abbracciare tutti i campi che possano far riscoprire e rivivere questo territorio. La sua funzione primaria è quella di avvicinare le persone al passato del Monferrato e grazie a questo creare il presente». C’è da scommettere che presto vedremo altre installazioni creative tra le colline e i vigneti. Un modo intelligente e diverso per attrarre flussi turistici a supporto delle aziende agricole o del territorio locale in generale con ricadute positive sull’economia locale.

Il sindaco Cristina Patelli: «La creazione artistica è promozione territoriale»

La valorizzazione del territorio attraverso l’arte è un modo intelligente e operoso per fare promozione turistica. Lo hanno capito subito i sindaci del territorio, tra i quali il primo cittadino di Penango. «Abbiamo condiviso il progetto di Giorgia Sanlorenzo – dice il sindaco Cristina Patelli – un’installazione con caratteristiche uniche che aumenta la curiosità del visitatore a cercarne delle nuove e a conoscere il territorio. Il progetto si presta alla formazione di una rete con il valore aggiunto dell’originalità di ogni singola installazione». A Penango la scultura artistica è collocata nei terreni della tenuta ‘La Fiammenga’ di frazione Cantoglio. A Grazzano Badoglio si possono ammirare i pesci fossili presso le vigne dell’Azienda Agricola Dario Biletta. Mentre la conchiglia è visibile nei filari dell’Azienda Agricola Paola Cantamesssa di Casorzo.

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